L'Indonesia
è uno stato del sud-est asiatico, composto da 17.507 isole, è il
maggior stato-arcipelago del mondo e la capitale è Jakarta. Con una
popolazione di 240 milioni di abitanti è il quarto paese più
popoloso del mondo e il più grande paese musulmano, nonostante nella
costituzione non sia presente alcun riferimento all'Islam.
L'Indonesia è posizionata sul bordo di importanti faglie tettoniche,
quali la placca pacifica, eurasiatica e australiana che rendono la
regione altamente soggetta a fenomeni quali vulcanesimo e terremoti.
Possiede almeno 150 vulcani attivi, compreso il Krakatoa e il
Tambora, entrambi famosi per la loro devastanti eruzioni nel XIX
secolo. L'eruzione del supervulcano Toba, circa 70.000 anni fa, fu
una delle più grandi eruzioni mai verificatesi, e una catastrofe
globale. Fra le calamità che hanno colpito il paese nei primi anni
del XXI secolo si segnala lo tsunami del 2004 che uccise, secondo le
stime, 167.736 persone solo nell'isola di Sumatra e il terremoto di
Yogyakarta nel 2006. L'Indonesia è stata una colonia olandese sin
dal 1600 e fu governata fino al 17 Dicembre 1949, quando ottenne
l'indipendenza. Negli anni sessanta il generale Suharto attuò una
campagna di distruzione contro il terzo partito comunista del mondo,
che contava di 15 milioni di sostenitori. Eliminò dal
parlamento tutti i membri del Partito comunista indonesiano, sciolse
i sindacati e ridusse la libertà di stampa, uccidendo nel processo
tra 500.000 e più di un milione di persone, per la maggioranza
contadini poveri, comunisti e loro simpatizzanti.
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JAKARTA
(51)-01/08/2015 Aereo Kuala Lum.-Jakarta:
Jakarta si trova nel
nord dell'isola di Giava, è la capitale dell'Indonesia
ed ha qualcosa come dieci milioni di abitanti. Ha un
inquinamento alto dovuto al traffico ed alla presenza di
molti motorini e nelle ore di punta le strade a cinque
corsie non riescono a smaltire il serpentone. In certi
punti della città i marciapiedi sono pessimi ma Jakarta
è ordinata, pulita e presidiata agli incroci, le regole
vengono fatte rispettare e ci sono tanti controlli. Il
rischio terrorismo è molto alto, il ricordo del Marriot
e di Bali è sempre presente, il passaporto può essere
richiesto in ogni momento e se non lo hai, finisci
dentro un paio di giorni. A parte l'inquinamento ed il
caldo, non ho avuto problemi, i prezzi sono bassi e fa
una certa rabbia vedere prodotti europei costare un
terzo rispetto ai listini italiani. Non c'è moltissimo
da vedere e difatti la maggioranza dei turisti la salta,
invece io non mi sono per niente annoiato, come sempre
ho evitato i mezzi pubblici e camminando ho potuto
vedere angoli nascosti e feste locali. Attrazione
principale ed orgoglio indonesiano è il Monas, il
monument nasional in piazza dell'indipendenza, alto 130
mt. regala per un solo euro la vista sulla città. Pure
interessante la moschea Masjid Istiqlal, la cattedrale
ed il vecchio quartiere di Kota con lo storico Cafe
Batavia.
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BANDUNG
(52)-05/08/2015
Treno Jakarta- Bandung:
Per
arrivare a Bandung, capoluogo di Giava Occidentale, mi
servo del treno e faccio la conoscenza del sistema
indonesiano. Il biglietto è personale, deve avere numero
documento identità, telefono e residenza. Per entrare
alle pensiline si deve passare da un controllo di
polizia che verifica biglietto e documento identità.
Praticamente nella zona treni ci sono solo passeggeri
con regolare biglietto, ed oltre al personale delle
ferrovie autorizzato, non ci sono ambulanti ed estranei
di nessun tipo. Ed anche sul treno, tutti i servizi sono
garantiti dalla compagnia che con una organizzazione
impeccabile permette di avere cibo e bevande a
bassissimo costo. In Asia è la prima volta che mi capita
di fare un tragitto, senza gente che sale sul treno ad
ogni fermata per vendere cibo, bevande e prodotti
locali. Servizio fantastico e non solo per la quiete ma
anche per la sicurezza, con personale che ad ogni
stazione perlustra il treno internamente ed
esternamente. Bandung si trova a 768 mt. sul livello del
mare ed il lento salire tra le colline adattate a risaie
rende piacevole il tragitto anche dal punto scenico.
Questa è solo una tappa di avvicinamento a Yogiakarta ed
anche se la città è esplosa negli ultimi decenni,
arrivando ad oltre cinque milioni di abitanti, non ha
grandi motivi per essere visitata. Unica cosa di rilievo
e che l'ha fatta conoscere al mondo, è stata la
conferenza afroasiatica del 1955, tra le nazioni dei due
continenti non allineate e neutrali, nel corso della
guerra fredda. Cosa divertente che mi è capitato di
assistere in un parco, una esercitazione di giovani
cadetti, sotto lo sguardo inflessibile di un pazzo
scatenato, che ad ogni errore infliggeva flessioni a non
finire.
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YOGIAKARTA
(53)-08/08/2015
Treno Band.-Yogiakarta:
Yogiakarta
è una frizzante città di Giava con tre milioni di
abitanti e dopo Bali, è il luogo più visitato
dell'Indonesia. La via principale è Malioboro che porta
alla parte storica con musei ed il Kraton, famoso
palazzo dei sultani. In questa strada molto trafficata,
si trovano una miriade di Becak, tradizionali risciò, e
le Dokar, carrozze trainate da cavalli. I templi che
attirano milioni di turisti si trovano in periferia e
molti tour offrono visite sin dalle quattro del mattino.
Il Prambanan è un complesso di templi Hindu costruito
nel 850 d.c. da Rakai Pikatan, secondo re della dinastia
Mataram ed i più rappresentativi sono quelli dedicati a
Brahma, Vishnu e Shiva. Il Borobudur invece è un tempio
buddista del 800 d.c. ed è il monumento più visitato di
tutta l'Indonesia. Ha una base di 123 x 123 mt. ed
un'altezza di 35, poggia su circa 1.600.000 colossali
blocchi di pietra e le sue pareti sono ricoperte da
2.672 bassorilievi, di cui più di 1.400 narranti storie
riguardanti Buddha. Il terremoto del 27 Maggio 2006 che
causò seimila vittime a Yogiakarta, colpì gravemente il
Prambanan che rimase chiuso per un certo periodo ed in
minore entità il Borobudur. Entrambi i siti sono stati
dichiarati patrimonio dell'Unesco.
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VULCANO BROMO - GIAVA
(54)-12/08/2015 Bus
Yogiakarta.-Bromo:
Per chi da
Yogiakarta, decide di spostarsi a Bali, una grande
opzione è sfruttare uno dei tanti tour che portano al
Bromo. Si tratta del vulcano più famoso e visitato
dell'Indonesia ed è sacro per gli induisti che lo
accostano a Brama, il dio distruttore e creatore. Il
viaggio è molto pesante, si parte in mini bus alle otto
di mattina da Yogiakarta e si arriva alle ventidue in un
hotel in alta montagna. Breve riposo ed alle tre
partenza per il punto panoramico Penanjakan da cui si
puo' osservare il complesso dei crateri, Batok, Semeru e
Bromo e la grande caldera del Tengger. Si arriva in
vetta trasportati da una fila interminabile di Jeep, la
notte è ancora fonda ed i 2770 mt. consigliano abiti
pesanti e giacche a vento. Riesco ad intrufolarmi nella
marea di gente in attesa ed arrivare al muretto,
posizione privilegiata per immortalare la splendida
visione dei crateri e del Bromo fumante, che spuntano
dalla nebbia che avvolge la vallata. Alle sei si riparte
in direzione caldera, una vallata di sabbia nera
vulcanica che permette di salire ai 2392 mt del Bromo,
prima affondando le scarpe nel sentiero che porta al
pianoro e poi 230 gradini fino alla bocca del cratere.
L'odore intenso di zolfo e le fumate bianche che salgono
dalle viscere, ricordano che il vulcano è ancora attivo
e che l'ultima eruzione risale al 26 novembre 2011. Mi
aspettavo di vedere la lava fumante ma le nuvole di
zolfo oscurano le bocche e quindi mi accontento del
fantastico panorama. Lasciamo questo posto veramente
incredibile ed alle undici si parte in bus verso Bali,
usufruendo anche del traghetto che lascia alle spalle
l'isola di Giava. Arrivo a destinazione alle ventitre,
provato dalle tante ore di viaggio ma felice per aver
visto un vero spettacolo della natura.
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UBUD
(55)-13/08/2015 Bus
Bromo -Denpasar:
(56)-14/08/2015 Taxi
Denpasar - Ubud:
Dopo aver
trascorso una notte a Denpasar, la capitale
amministrativa di Bali, mi sposto a Nord di una trentina
di km con un taxi, vista la mancanza di mezzi pubblici.
La meta è Ubud, cittadina di 30.000 abitanti, centro
culturale per le numerose botteghe di artisti dove sono
in bella mostra quadri, sculture in pietra ed in legno,
prodotti tessili e d'argento. Il posto è splendido per
la presenza di numerosi templi induisti e giardini
fioriti, con statue e costruzioni tipiche che richiamano
lo stile hindu. La maggior parte degli alberghi è
inserita in questi meravigliosi angoli nascosti, che una
volta varcato il piccolo ingresso, ti catapultano in una
realtà affascinante e mistica, con profumi di incenso,
composizioni floreali ed una ritualità quotidiana di
offerta alle divinità, perchè sorvegli sui presenti e
sulla loro salute. Il centro, dove si trova il palazzo
reale Puri Saren, è molto trafficato e sede di
ristoranti, bar e negozi, ma basta prendere una via
laterale che subito si apre l'incredibile mondo delle
risaie e della foresta. Distese immense e terrazze
coltivate, sempre con la presenza di templi e giardini,
vengono attraversate da strade strette dove viene
privilegiata l'escursione in bicicletta mentre i
sentieri pedonali portano al limite della foresta o in
collina. In un area forestale protetta sorge il sacro
monastero delle scimmie, dove diverse specie di Balinese
Monkey vivono in assoluta libertà. Ubud mi ha preso sin
dal primo momento, per la tranquillità e la bellezza dei
suoi luoghi; avevo programmato di restare tre notti, poi
allungate a sei ed infine ci son rimasto nove. Ogni
giorno tante foto, molti km tra templi e risaie ed alla
sera uscita di corsa su strade e sentieri in aperta
campagna, al fresco del tramonto. Questi posti mi
mancheranno, più di tutti gli altri.
VULCANO BATUR - BALI
Altra
escursione notturna per la salita verso il vulcano Batur
con sunrise sull'Agung, il monte più alto dell'Indonesia
con 3031 mt. Partenza alle due da Ubud e circa un'ora
per arrivare alla Organic Farm dove viene offerto uno
spuntino a base di banana pancake, tè e caffè. Piccolo
spostamento in jeep e poi inizia il sentiero, per
arrivare ai 1717 mt. del Batur. Il terreno è
caratterizzato da residui lavici e terriccio e ci sono
abbastanza gradoni per mettere in apprensione chi
pensava di trovare un sentiero facile e ben curato. La
lunga colonna con le frontali accese crea comunque un
bella atmosfera e quando si arriva alla sommità del
cratere il sole inizia lentamente a sbucare
all'orizzonte. In poco tempo albeggia ed il chiaro
scopre la sommità del mount Agung e quel che resta del
cratere del vulcano Batung, che in più punti sbuffa
zolfo e calore. Le cronache dicono che il Batur ha
prodotto una delle più grandi esplosioni terrestri
spaccando la montagna e riempiendo di lava la caldera
sottostante. Nel complesso il Bromo è più spettacolare
ma il Batur rievoca ricordi delle skyrace e dei passaggi
sulle creste.
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BALI KUTA
(57)-23/08/2015 Mini
bus Ubud-Kuta Bali:
Ultima tappa a Kuta,
famosa zona di mare e del divertimento a Bali e
purtroppo anche per il tremendo attentato del 12 Ottobre
2002. Jalan Legian la via delle discoteche e dei bar,
dove di sera si radunano tutti i turisti, venne colpita
nel luogo di ritrovo dei giovani che vi amavano
trascorrere le nottate e due potenti esplosioni fecero
202 vittime, in prevalenza australiani. Per non
dimenticare, è stato eretto un monumento con una lapide
dove sono scolpiti tutti i nomi, divisi per nazione.
Oggi la situazione è apparentemente tranquilla, il
turismo riempie le spiagge ed un'orda di surfisti
monopolizza il mare grazie alle onde continue e
gigantesche. Sono poche le persone che entrano solo per
fare il bagno e non è una grande rinuncia, l'acqua è
color marrone per la presenza di sabbia scura ed anche
la spiaggia, pur grandissima, è condizionata da questo
fenomeno. Unica nota positiva che correrci al mattino
presto è veramente un piacere. A Kuta, oltre ai classici
divertimenti per i giovani, ci sono tante proposte, dai
fast food ai grandi alberghi, dai massaggi alle agenzie
che propongono tour giornalieri, dai mega centri
commerciali ai banchetti locali dove la contrattazione è
obbligatoria. E' un posto che va visto, la scelta di
rimanere solo due giorni è stata perfetta, non mi ha
entusiasmato e coinvolto la notte, in mare ci ho messo
solo i piedi ed in spiaggia giusto il tempo per scattare
qualche foto. La vicinanza all'aeroporto è strategica e
con tre euro ci arrivi in taxi. Lascio l'Indonesia
comunque soddisfatto, i tour ai vulcani ed Ubud sono
stati impagabili, Yogiakarta non da meno per i templi,
il rapporto con i locali è stato buono, serve solo molta
calma per adeguarsi al loro ritmo di vita ed una certa
propensione a contrattare. Per il resto tutto bene,
belle giornate di sole, prezzi bassi nonostante l'alta
stagione ed un pizzico di rammarico per non esser
riuscito a fare un lungo trekking sui tremila del monte
Agung.
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