La
repubblica delle isole Fiji è un arcipelago dell'Oceania di 322
isole di cui 106 abitate, si trova a est dell'Australia di circa
3.000 km, a nord della Nuova Zelanda di 2.000 e rispetto all'Italia
quasi agli antipodi. L'isola più grande Viti Levu ospita i tre
quarti della popolazione totale, stimata in 900.000 unità e la
capitale Suva è il più grande centro urbano del Sud Pacifico. Altre
città importanti sono Nadi, per l’aeroporto internazionale e Lautoka,
seconda per numero di abitanti, circondata da piantagioni di canna
da zucchero e sede di una grande fabbrica. La meraviglia delle Fiji
arriva dal mare con le tante isole dove il turismo privilegia Beqa
Lagoon, per i siti di immersione, il gruppo delle Mamanuca con
splendide spiagge bianche ed il gruppo delle Yasawa, esclusive e
selvagge, circondate dalla barriera corallina con acque color
cobalto e coralli variopinti. A Nanuya Lailai si trova la
celeberrima Blue Lagoon che diede il nome al film dei primi anni
ottanta con Brooke Shields. Ed è proprio su queste isole che passerò
buona parte dei cinquanta giorni alle Fiji, in attesa che finisca
l'inverno in Australia.
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NADI
(58)-26/08/2015 Aereo
Bali-Sydney-Nadi:
Sei ore di volo da Bali
a Sydney ed ancora quattro per raggiungere Nadi, punto
di arrivo di tutte le rotte internazionali alle isole
Fiji. Mi fermo qualche giorno nei pressi dell'aeroporto
per gestire i traghetti che mi porteranno sulle varie
isole e per gli ultimi acquisti. Wailoaloa è una zona
dove in molti si fermano prima di trasferirsi nelle
varie destinazioni, è ben collegata a Nadi città ed al
porto. La spiaggia è di sabbia scura e risente molto del
fenomeno della bassa marea, il mare direi che è
bruttino, in compenso è calmo e con acqua calda. I
fijani sono cordiali, salutano sempre con Bula, che
equivale al nostro ciao e fanno impressione per il
fisico possente, sia uomini che donne. Il cibo è di
buona qualità, prezzi nella media, a parte i traghetti
ed i resort sulle isole, che per l'esclusività obbligano
a prendere la pensione completa.
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BOUNTY ISLAND
(59)-30/08/2015 Boat
Nadi-Bounty Island:
Bounty
Island è la prima delle isole Mamanuca che si incontra
con partenza da Nadi. E' una piccola isola con solo il
resort omonimo, spiaggia di sabbia bianca ed uno stretto
sentiero di 1300 metri che fa il giro dell'isola, tra la
fitta vegetazione. Il mare è molto bello, limpido e
protetto dalla barriera corallina, risente della bassa
marea ed ha un abbassamento di un paio di metri, nel
primo pomeriggio. Dove è posizionato il resort, questo
fenomeno rende ancor più limpido e calmo il mare mentre
nella parte selvaggia e lontana, affiora la barriera
corallina. Oltre a pesci e coralli, capita di trovarsi a
poca distanza un baby Shark, ce ne sono parecchi e
sembra che non facciano niente. Bounty Island è un oasi
di pace, tutto il team è fantastico, sempre sorridenti,
chitarra in mano e mai stressanti con le varie
iniziative. Molto suggestiva la Kava Ceremony, un rito
di benvenuto tipico di queste zone, dove, tutti disposti
in cerchio, si beve l'infuso di radice di Kava,
considerata una droga leggera che rilassa. In una grossa
tazza in legno, viene filtrata la polvere in una sacca
di stoffa, miscelata con acqua e se ne ricava una
bevanda scura, dal gusto amaro e narcotizzante. Usando
una metà di noce di cocco, viene offerta la bevanda ed
il rito prevede un battito di mani da parte del
ricevente, dire Bula ad alta voce, bere tutto in un sol
colpo e per finire altri tre battiti di mani. Dicono che
il popolo delle Fiji sia tra i più felici al mondo e
sicuramente la Kava qualche cosa ha che fare.
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BEACHCOMBER ISLAND
(60)-04/09/2015 Boat
Bounty-Beachcomb.:
Bastano
venti minuti di boat per arrivare a Beachcomber Island
da Bounty Island. E' la seconda tappa delle Mamanuca e
trovo un'isola piccolissima, pensata per una clientela
giovane, con musica tutto il giorno e la sera disco fin
oltre mezzanotte. La spiaggia di sabbia bianca è ampia
di fronte al resort ma poi si restringe fino a diventare
pietraia scivolosa nella parte posteriore. E' tutto
bello, racchiuso in un fazzoletto di terra che sbuca da
uno splendido mare, ma non fa al caso mio per mancanza
di spazio, sentieri, possibilità di correre e
passeggiare. Si fa il giro dell'isola in dieci minuti e
correrci è impossibile per le troppe insidie della
spiaggia ed internamente ci sono solo vialetti di sabbia
che portano ai vari bungalow. Son riuscito a ricavare un
percorso da duecento metri, con 6 curve a gomito, ma non
è corsa, si tratta di una sfida continua con il terreno
sabbioso per mantenere l'equilibrio e non affondare con
le scarpe.
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WAYA ISLAND
(61)-09/09/2015 Boat
Beachcomber-Waya:
Lascio le
piccole e piatte isole Mamanuca ed approdo a Waya Island,
mio primo itinerario nel gruppo delle Yasawa. Lo
scenario cambia completamente, l'isola è grande, ha
diverse montagne ed oltre al resort ospita tre nuclei
abitati con mille residenti. Octopus è una bella
struttura e trovo la sorpresa di un manager italiano,
Cesare, che gestisce il complesso e orgogliosamente mi
dice che la barriera corallina è stata giudicata tra le
più belle al mondo. Curioso decido di darmi allo
snorkeling e la visione che mi si presenta è di un bello
incredibile, con coralli e pesci colorati. La spiaggia
di sabbia bianca è lunga e termina con grossi blocchi di
lava solidificata, tanto per ricordare che l'isola ha
origini vulcaniche. Le giornate scorrono tra mare,
passeggiate in montagna e corsa serale. Una bella
escursione mi porta al peak, il punto più alto
dell'isola con una meravigliosa vista mentre per correre
ho ricavato un tratto in salita di 500 metri da ripetere
più volte, su uno stretto sentiero in condivisione con
maiali, mucche ed i simpaticissimi fijiani, che tornano
al villaggio dopo una giornata di lavoro al resort.
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NANUYA ISLAND
(62)-15/09/2015 Boat
Waya-Nanuya:
Altro breve
trasferimento nella vicina isola Nanuya Balavu dove si
trova il Mantaray resort. Il villaggio prende il nome
dai giganti del mare omonimi che possono raggiungere i
sette metri di larghezza e la tonnellata di peso. In uno
stretto di mare vicino si nuota a contatto con le
Mantaray ed è impressionante osservare dall'alto questi
bestioni che si muovono trascinati dalle correnti
marine. L'isola ha origini vulcaniche, le asperità sono
minime e non ci sono sentieri definiti per escursioni o
passeggiate. La barriera corallina non è al livello
Octopus, la spiaggia è piccola e di sabbia mista a
frammenti corallini mentre il mare è cristallino e
calmo. La gente delle Fiji è incredibile, mai visto
tanta cordialità e simpatia, sempre allegri e
sorridenti, chitarra pronta per intonare i canti
tradizionali ed una propensione al dolce vivere. Il Fiji
time è una sosta irrinunciabile e se ne contano oltre
cinquanta a giornata. Qualsiasi cosa facciano, ogni 15
minuti si fermano a riposare ed anche le attività
lavorative impattano inevitabilmente con questa
abitudine.
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NACULA ISLAND
(63)-21/09/2015 Boat
Nanuya-Nacula:
In due ore
mi sposto all'estremo nord del gruppo Yasawa sulla
bellissima isola di Nacula. Questo è il mio posto
ideale, mare favoloso con barriera corallina molto bella
ed un infinità di pesci, spiaggia lunga di sabbia
bianca, montagne con sentieri corribili e vista
mozzafiato. Il resort Blue Lagoon è il migliore di
quelli finora visitati e la cordialità dello staff è
sempre incredibile. Unica nota negativa il meteo che
dopo un mese di bel tempo, ha condensato in questa
settimana tutte le nuvole e la pioggia dell'Oceano.
Peccato perchè nei due giorni di sole l'isola ha
mostrato tutti i colori della natura con un connubio
affascinante tra mare e montagna. Ho avuto comunque la
possibilità di visitare il villaggio di Nacula che
ospita circa 300 fijani, ben organizzato con ambulatorio
medico, chiesa e la grande scuola che ospita tutti i
bambini dell'isola. Per il maltempo non son riuscito ad
andare nella grotta dove è stato girato il film Blue
Lagoon con Brooke Shields, ma non è un problema in
quanto è possibile andarci anche dalla prossima isola,
la vicina Tavewa.
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TAVEWA ISLAND
(64)-28/09/2015 Boat
Nacula-Tavewa:
Tavewa
Island si trova proprio di fronte a Nacula e condivide
il magico scenario del nord Yasawa. E' esposta ai venti
e nella parte più selvaggia ha il miglior specchio
d'acqua che io abbia visto. Il resort Coralview è a
conduzione familiare ed ha uno staff tra i più friendly.
Una splendida settimana di sole colora l'incredibile
mare di blu e verde ed illumina la barriera corallina,
dove pesci e coralli fanno a gara per stupire chi si
regala lo snorkeling reef. Questo paradiso ha uno
scenario fantastico, con isole caratterizzate da belle
montagne e mare da sogno. In una isoletta si trova la
celeberrima Sawailau Caves, dove fu girato parte del
film Blue Lagoon con Brooke Shields. Una grotta
all'interno della montagna, nasconde una piscina
naturale blu cobalto, con pareti calcaree baciate dai
raggi solari. Uno stretto passaggio sott'acqua di circa
15 secondi, collega la grotta principale ad altre
completamente buie, che illuminate dalla torcia della
nostra guida, mostrano graffiti ed un fondale
caratterizzato da rocce bianche. Questo cunicolo è
denominato Pregnancy Cave perchè le donne gravide non ci
passano. Ritenute nella tradizione figiana regno di
Uluitini, il dio a dieci teste, sono state teatro di
cannibalismo fino al XIX secolo.
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ROBINSON CRUSOE ISLAND
(65)-05/10/2015 Boat
Tavewa Island-Nadi: (66) 06/10/2015
Bus+Boat Nadi Robinson:(67)-13/10/2015 Bus+Boat
Robinson-Nadi:
Dopo 35 giorni tra Mamanuca e Yasawa, rientro a Nadi per
una notte per poi spostarmi sulla Golden Cost ed in
traghetto, arrivare alla Robinson Crusoe Island. Se alle
Yasawa ho visto il mare più bello qui devo dire che ho
la sorpresa di trovare il più brutto. Acqua torbida ed
alghe non invogliano a bagnarsi e ci si accontenta delle
belle giornate di sole e degli spettacoli. Robinson
Crusoe è una vera attrazione turistica per il miglior
gruppo di animazione, specializzato in fire dancing e
danze locali. Viaggi organizzati mattutini e
pomeridiani, portano sull'isola decine di persone,
desiderose di assistere alle esibizioni. Il resort è
caratteristico e diverso da tutti gli altri, per fare la
doccia si usa un secchio, i denti si lavano con acqua
minerale, niente corrente elettrica da mezzanotte alle
sette e connessione internet inesistente. Con questa
sono sette le isole in cui sono stato, oltre alla
mainland Viti Levu. Cinquanta giorni di mare sono tanti
ma il fatto di cambiare destinazioni e conoscere gente,
han reso piacevole questa permanenza. I veri fijiani
sono incredibili, sempre allegri e pronti al saluto con
"Bula", fanno della risata e del fiji time il loro
momento irrinunciabile. Il mare e' meraviglioso nelle
Mamanuca e Yasawa e la barriera corallina mi ha reso uno
snorkeling affezionato. Inoltre son riuscito a correre
tutti i giorni, passando dalla desolazione dei vialetti
di sabbia alle splendide uscite montane con vista
mozzafiato. Ora mi aspetta la Melbourne half marathon
che segnerà il mio rientro agonistico dopo due anni.
Intanto saluto le Fiji con un grande Vinaka e Bula
everyone.
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