Hong
Kong, letteralmente "porto profumato" è una regione amministrativa
speciale della Cina, è famosa per la sua preponderante skyline e per
il profondo porto naturale. Con una superficie di 1.104 km2 (circa
un terzo della Valle d'Aosta) e una popolazione di sette milioni di
persone, è una delle aree più densamente popolate del mondo. Hong
Kong è uno dei centri finanziari internazionali più importanti e
vanta una grande economia capitalistica basata sul settore terziario
e caratterizzata da una bassa imposizione fiscale e dal libero
scambio. La valuta, il Dollaro di Hong Kong, è l'ottava valuta più
scambiata al mondo. La mancanza di spazio e il crescente numero di
abitanti e di infrastrutture, hanno portato la città ad avere una
intensa densità di costruzioni, rendendola la città più verticale al
mondo. Secondo Emporis, vi sono 1294 grattacieli a Hong Kong,
mettendola così in cima alla classifica mondiale. L'alta densità
abitativa e il suo skyline sono dovuti ad una mancanza di spazi
disponibili, con appena 1,3 km di distanza media tra il porto e le
ripide colline. Trentasei dei 100 più alti edifici residenziali al
mondo si trovano a Hong Kong. La densità ha portato anche allo
sviluppo di una avanzata rete di trasporti pubblici. I cittadini che
ne usufruiscono sono superiori al 90%, la percentuale più alta al
mondo. Hong Kong gode alte posizioni in numerose classifiche
internazionali. Per esempio, nella libertà economica, nella
competitività economica e finanziaria, nella qualità di vita, sul
contrasto alla corruzione e nell'indice di sviluppo umano, la
regione è sempre classificata fra i primi posti. Secondo le stime
sia dell'ONU sia dell'OMS nel 2012 Hong Kong ha avuto la più lunga
aspettativa di vita di qualsiasi altra regione del mondo. I
cittadini di Hong Kong vantano uno dei redditi pro capite più alti
al mondo.
(fonte Wikipedia)
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HONG KONG
(23)-12/12/2017
aereo Kathmandu-Hong Kong:
A Hong Kong mi ritrovo con mio figlio Marco che arriva
direttamente dall'Italia, approfittando delle vacanze
natalizie. Io lo precedo di una decina di giorni e per
prima cosa mi procuro il visto cinese, per le successive
tappe. Per una settimana scelgo un albergo sulla
penisola di Kowloon, mentre con Marco, mi sposto sulla
carissima isola di Hong Kong. Con la spettacolare
metropolitana e gli altri sistemi di trasporto, si può
raggiungere qualsiasi destinazione a poco prezzo e
velocemente. Utilissima la card ricaricabile "Octopus"
che oltre ad essere abilitata al pagamento a scalare su
ogni mezzo pubblico, viene accettata in molti punti
vendita come negozi, bar, ristoranti e fast food. Hong
Kong e' sede di grandi banche ed immensi centri
commerciali, dove il dollaro locale viene movimentato a
ritmi vertiginosi. Sarà stato anche il periodo natalizio
ma i negozi erano sempre pieni, in modo particolare
quelli di grandi marche italiane. Come in tutti i posti
dove il reddito pro capite e' molto alto, l'impatto
dell'euro e' traumatico e per noi, qualsiasi cosa
diventa molto cara e svantaggiosa. La città ha uno
skyline definito il più bello al mondo, con oltre mille
grattacieli racchiusi in un fazzoletto. La vista serale
dalla baia e' veramente strepitosa e non ci sono
problemi essendo estremamente sicura. Tra le attrazioni
serali viene raccomandata la Symphony of lights, luci
laser sparate dai grattacieli verso il canale Victoria
Harbour, entrata nel Guinness dei primati come lo
spettacolo permanente di luci e suoni più vasto del
pianeta. Il punto più alto di Hong Kong e' il Victoria
Peak (554 mt) che si raggiunge con un tram che risale ad
oltre cento anni fa. Lo spettro di una lunga attesa ci
ha portato ad affrontare la salita tra viuzze e
scalinate, mentre la discesa l'abbiamo fatta su un
percorso pedonale, tra il verde. Il panorama dal Peak e'
molto bello e si vedono i grattacieli che puntano il
cielo, le isole maggiori ed il porto. Attimi di relax
nel Nan Lian Garden, al Museum of History ed alla
lontana Lantau Island con salita in bus a Ngong Ping,
per ammirare la statua di bronzo del Tian Tan Buddha.
Approfittando di una bella giornata di sole, bella
scarpinata sul percorso Dragon's Back, un trail che
porta a Shek O Village con la Big Wave Bay Beach, meta
preferita dai surfisti. Anche qui bel percorso nel verde
e vista sulla costa ad est di Hong Kong. Una delle cose
che mi son piaciute di Hong Kong e' l'uscire in poco
tempo con la metro e catapultarsi in ambienti
spettacolari, nella natura selvaggia dove sembra di
essere in un altro mondo.
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MACAO
(24)-24/12/2017
aliscafo Hong Kong-Macao:
La distanza tra Hong Kong e Macao e' di 60 km e con un
aliscafo veloce, impieghiamo circa un'ora per
raggiungere la regione più densamente popolata del
mondo. Al pari di Hong Kong e' una regione
amministrativa speciale della Cina ed ha autonomia in
tutto, ad eccezione delle relazioni diplomatiche e la
difesa nazionale. E' la Las Vegas asiatica e gran parte
dell'economia locale e' rappresentata dal gioco
d'azzardo e dal turismo. Dato il poco tempo a
disposizione per una toccata e fuga giornaliera, optiamo
per un bus turistico che ci scorazza per la città e non
perdiamo l'ingresso al Grand Lisboa, la visita
all'affollatissimo centro storico ed al tempio A-MA
edificato nel 1448 e dedicato alla Dea Matsu. Macao non
ha campagne, foreste o boschi a causa
dell'urbanizzazione totale ed i grandi casinò si sono
impadroniti dell'isola di Taipa, collegata da
lunghissimi ponti. Qui ci sono le copie esatte di alcuni
casinò di Las Vegas ed il Venetian ci ha ricordato la
bellissima esperienza di Marco nel main event World
Series of Poker 2010, disputatosi nella celebre città
del Nevada..
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SHANGHAI
(25)-27/12/2017
aereo Hong Kong-Shanghai:
Fatto il Natale ad Hong Kong, ci spostiamo a Shanghai,
nella Repubblica Popolare Cinese, per festeggiare il
nuovo anno. La città situata sul fiume Huangpu e' la più
popolosa al mondo con ben 27 milioni di abitanti e per
la sua vastità, gode dello status di provincia. La rete
stradale non e' mai congestionata e non sembra
minimamente di essere in una realtà così grande, grazie
soprattutto ad un sistema di trasporto efficiente. La
linea di autobus urbani e' la più ampia al mondo e
la metropolitana si sviluppa per 530 km, con la linea 11
lunga ben 72 km. Dall'aeroporto al centro città e' in
funzione il MagLev, un treno a lievitazione magnetica
che viaggia senza toccare le rotaie. Per coprire i 33 km
impiega 7 minuti e quello che abbiamo preso, ha
raggiunto i 431 km orari. Il cuore di Shanghai e' la
Nanjing Road, area pedonale dove si affacciano negozi,
centri commerciali, bar ed i più famosi alberghi. Alla
fine si arriva al Bund, viale lungo la riva sinistra del
fiume, che grazie ad una passeggiata pedonale
sopraelevata, permette di godere dello skyline di Pudong,
con tutti i suoi grattacieli. La notte di capodanno
tutti si sono riversati al Bund, in attesa dei
festeggiamenti per l'anno nuovo. Un imponente servizio
di sicurezza ha blindato la zona e ci si aspettava uno
spettacolo fantastico con i grattacieli illuminati a
giorno. Invece una delusione pazzesca, allo scoccare
della mezzanotte, scandito dall'orologio del Palazzo
della Dogana, si e' levato un timido "eehh" e nessun
botto, niente spettacolo pirotecnico, zero bottiglie
stappate. Mai visto un capodanno simile, la gente
timidamente si e' ritirata ed in terra non e' rimasto
nemmeno un misero bicchiere di carta. La Cina e' anche
questo, il loro nuovo anno arriva il 16 Febbraio,
entrambi non si possono festeggiare. Luoghi di interesse
non mancano a Shanghai, molti sono gli edifici in stile
europeo nella zona del Bund, mentre la Pudong New Area
e' caratterizzata da parecchi grattacieli oltre i 400 mt.
Siamo stati sul Shanghai Tower, secondo grattacielo più
alto al mondo, con 632 mt e 132 piani, in una giornata
con vista limitata per la nebbia. Comunque interessante
scoprire che questo mostro e' stato progettato pensando
anche all'impatto ambientale, con notevole riduzione
delle strutture in acciaio, minore condizionamento
dell'aria interna, garantito dal doppio strato isolante
dei vetri e risparmio di energia grazie a delle turbine
eoliche. Non poteva mancare la visita alla casa museo
dove venne fondato il Partito Comunista Cinese ed il 23
Luglio 1921, si svolse il primo congresso nazionale.
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PECHINO
(26)-02/01/2018
treno Shanghai-Pechino:
La distanza tra Shanghai e Pechino e' di 1300 km e la
affrontiamo con il treno veloce G, che viaggia a 350 km
orari ed impiega 4h30'. Rispetto alla mia
precedente
visita di fine Agosto, Beijin mostra i segni
dell'inverno con alberi spogli, vegetazione marrone,
temperature sotto lo zero e vento gelido. In compenso
l'aria e' respirabile e non solo per il vento che la
tiene pulita ma in particolar modo per le restrizioni
all'uso del carbone ed interventi sulle fabbriche
inquinanti. Il cielo azzurro ci accompagna per quasi
tutta la permanenza e la visita alla Città Proibita (The Forbidden
City), alla piazza Tienanmen ed a Qianmen Street e'
fortemente condizionata da un vento gelido che ci
costringe ad affrettare il passo. Di turisti se ne
vedono pochi e di positivo resta la mancanza di file con
controlli veloci alle entrate. Fa abbastanza impressione
vedere il fossato che delimita il perimetro della Città
Proibita completamente ghiacciato e piazza Tienanmen
quasi deserta. Ma quello che mi ha lasciato di sasso e'
stato vedere la muraglia cinese a Mutianyu in un
contesto che mai avrei immaginato. Qui avevo passato 4
giorni salendo dal piccolo villaggio di Beigou, in mezzo
al verde e con immagini fantastiche della montagna che
ospita la muraglia, ora la ritrovo spelacchiata e priva
di fascino. A Gennaio e' raro trovare una giornata
serena e soleggiata a Mutianyu, ed almeno questo ci
permette di visitare la meraviglia del mondo con calma e
fare buone foto. Stesso discorso anche per l'immenso
Summer Palace, privato dei suoi magnifici fiori e con il
grande lago ghiacciato, per la gioia dei bambini che si
divertono con le slitte. In Pechino, sempre ben coperti,
visitiamo il Temple of
Heaven, il
Lama Temple, il Confucian Temple ed il Temple of the Sun.
Per quanto riguarda il cibo, non siamo stati molto
fortunati nelle scelte ad Hong Kong, mentre a Shanghai e
Pechino abbiamo sempre mangiato e bevuto bene.
Complessivamente e' stata una bella parentesi, non ci
sono stati problemi e siamo riusciti a fare quello che
avevamo in programma. Marco torna in Italia e sarà
ancora alle prese con il freddo, mentre io riprendo la
via del Nepal ed incontrerò temperature primaverili in
quel di Pokhara.
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