Le
Filippine, sono uno Stato insulare del sud-est asiatico situato
nell'oceano Pacifico e con Singapore unico Stato del sud-est
asiatico a non avere confini terrestri. La posizione nei pressi
della cintura di fuoco del Pacifico e il clima tropicale fanno delle
Filippine un'area frequentemente colpita da terremoti e tifoni, di
cui alcuni anche molto violenti, come il tifone Yolanda, che nel
2013 provocò la morte di circa 8.000 persone. L'arcipelago comprende
7.641 isole distribuite in tre regioni geografiche principali: Luzon
a nord, Visayas nel centro e Mindanao a sud. Con una popolazione
stimata di circa cento milioni di persone, le Filippine sono il 12º
Paese più popoloso del mondo e sono uno dei tre Paesi dell'Asia a
maggioranza cristiana, con oltre il 90% della popolazione. Nel 2015
per la visita di Papa Francesco, si calcola che nel grande Rizal
Park di Manila, ci fossero circa 6 milioni di fedeli. Dal 1976 la
capitale è ufficialmente Manila, sede del governo e Rodrigo Duterte,
eletto il 30 Giugno 2016, ne è il 16º Presidente. Rodrigo Duterte
investe la maggior parte delle risorse nella cosiddetta e
controversa drug war, utilizzando il pugno duro. A Manila, quando si
parla di sostanze stupefacenti, non si fa certo riferimento a
cannabis e simili, bensì alla temibile shaboo, la droga sintetica.
La pessima condizione delle baraccopoli nei dintorni della capitale,
dove la disoccupazione raggiunge picchi elevati, è la cornice ideale
per la promozione dello spaccio. La polizia e vari gruppi
paramilitari hanno letteralmente eliminato qualsiasi persona in
possesso di droga, attirando non poche critiche in merito a
violazioni di diritti umani. Human Rights Watch ha stimato in 12mila
le persone uccise da presunti squadroni della morte o da “uomini
armati non identificati” dall’avvento del presidente.
(fonte Wikipedia e occhidellaguerra)
________________________________________________
PUERTO PRINCESA - PALAWAN
(20)-07/01/2019
aereo Tokyo-Osaka-Manila:
(21)
08/01/2019 aereo Manila-Puerto
Princesa:
Ritorno nelle Filippine per
trascorrere 2 mesi sulle isole Palawan, Cebu, Malapasqua
e Boracay. Tra le 7.000 isole bagnate dall'oceano
Pacifico, ci sono le più belle spiagge ed i migliori
scenari del mondo. Gennaio e Febbraio sono ottimi mesi a
livello climatico, le temperature sono stabili sui 25°,
si è lontani dal periodo dei tifoni e le piogge sono
poche. Dopo una notte a Manila, mi sposto in aereo a
Puerto Princesa, maggior centro e capoluogo dell'isola
di Palawan. Definirla città è un azzardo, la zona a
ridosso del porto ha case prevalentemente basse ed in
legno, mentre lungo la direzione nord, ci sono
costruzioni piu' recenti. I trasporti sono regolati da
carcasse che chiamano impropriamente bus ed il mezzo che
tutti usano è il triciclo, una moto 125 con uno
scafandro attaccato. Il caos è simile a Manila e per i
pedoni, i marciapiedi sono un miraggio. Mi fermo a
Puerto Princesa un paio di notti, giusto il tempo per
organizzare il viaggio a El Nido, sulla punta nord
dell'isola.
________________________________________________
EL NIDO - PALAWAN
(21)-10/01/2019
minivan-Puerto Princesa-El Nido:
L'isola di Palawan e' circondata da
circa 1.800 piccole isole e le più belle, si trovano di
fronte a El Nido. Cittadina situata sulla punta nord
dell'isola, El Nido ha avuto un'esplosione turistica
negli ultimi anni, per le stupende spiagge incontaminate
e per i colori incredibili delle sue acque. Per
arrivarci da Puerto Princesa, ci vogliono circa 5 ore in
minivan, che e' il mezzo più veloce ed abbastanza
economico. Il paesaggio che si ammira e' fantastico
durante tutto il viaggio, praticamente immerso nella
vegetazione tropicale, in un saliscendi continuo, per il
territorio collinare. El Nido e' un tranquillo paesino
che sta mutando velocemente la sua fisionomia, lasciando
spazio a bar, ristoranti e negozi. Gli hotel sono
economici e di livello medio basso, ma ci sono molti
cantieri in atto e si presume che la tendenza sia verso
sistemazioni di buon livello, con inevitabile aumento
dei prezzi. La spiaggia in paese non e' un granché, così
come il mare, per il continuo andirivieni di
imbarcazioni verso le isole dei tour. Ottima alternativa
viene data dalle spiagge di Corong Corong, che si
trovano a circa 10 minuti a piedi da El Nido. Da qui si
fanno circa 5 km sulla sabbia, con qualche punto di
pietra lavica, tra resort e palme stracolme di noci di
cocco. Circa a metà costa si incrocia la spiaggia Las
Cabanas, forse il punto più bello di tutta questa zona,
con sabbia bianca finissima, acqua limpida e diversi
barettini, ideali per una birra fresca. A Gennaio e
Febbraio, le temperature sono ottime, di giorno circa
25° e di sera 23, con poca umidità ed assenza di piogge.
Si vive sempre in bermuda, t-shirt ed infradito, una
pacchia. La gente e' molto affabile anche se abbastanza
invadente, per la continua proposta di braccialetti e
collane di perle. Il tenore di vita dei filippini e'
molto basso ed anche se il turismo ha portato benefici,
vivono pur sempre in condizioni precarie e quindi
cercano di racimolare qualche pesos, proponendo perle,
magliette e oggetti vari. Per i molti stranieri, tra cui
tanti europei, la permanenza a El Nido e' comunque
economica, si mangia con poco e non si contano le cene a
base di pesce.
LE ISOLE DI EL NIDO
El Nido deve la sua notorietà e l'esplosione
turistica, alle 45 isole che la circondano e che formano
la baia di Bacuit. La maggior parte di queste isole è
disabitata, hanno spiagge di sabbia bianca e sono
coperte da foresta tropicale. Il mare ha colori
incredibili, che vanno dal turchese all'azzurro
cristallino ed al blu trasparente. Nonostante in qualche
punto ci siano delle correnti marine, l'acqua è calda in
tutta la baia e fare il bagno è veramente un piacere.
Tutte queste isole si possono visitare con vari tour
giornalieri, partendo dal molo di El Nido. Io ho fatto i
tour A, C e D mentre il B ripete in qualche modo le zone
dei 3 migliori. Il costo è sui 20€, comprensivo di
guida, pranzo a bordo e maschera per snorkeling. Le
migliori isole in assoluto sono: Matinloc a forma di
cuore e con vista stupenda dalla scogliera; Miniloc con
le Small e Big Lagoon, visitabili tramite canoa tra
pareti rocciose a picco; Helicopter per la spiaggia
bianca e la scogliera che sembra una coda di elicottero;
Pangulasian pure per le spiagge di sabbia bianca e folta
vegetazione. Tutte le isole della Bacuit Bay sono
soggette ad un sistema di sorveglianza rigoroso ed a un
numero chiuso giornaliero. È un patrimonio da difendere
e sarebbe un delitto distruggere una bellezza così
rara.
UNDERGROUND RIVER-PUERTO PRINCESA
(22)-30/01/2019
minivan-El Nido- Puerto Princesa:
Rientro a Porto Princesa con
qualche giorno di anticipo, per recarmi al Bureau
Immigration ed ottenere il visto per ulteriori 30
giorni. Non e' il solo motivo per anticipare la partenza
da El Nido. L'isola di Palawan, oltre alle tante isole
che spuntano dal mare, ospita anche una delle 7
meraviglie del mondo naturale, proprio in territorio di
Puerto Princesa, anche se distante circa 40 km.
L'Underground River e' assolutamente una tappa
obbligatoria, per le spettacolari grotte create
dal fiume sotterraneo, che si incunea nella montagna per
8 km. Per arrivare a Sabang mi affido ad un tour
giornaliero, che e' la soluzione migliore per tutti i
turisti privi di mezzi propri. Partendo dal molo, si
fanno circa 15 minuti in aperto mare per raggiungere una
piccola spiaggia e tramite una passerella in legno nel
bosco, si raggiunge il punto d'imbarco per il fiume. A
gruppi di 10 persone, si sale su una piccola barca a
remi e ci si incunea nelle viscere della montagna. Ci
sono una serie di regole da rispettare per l'ecosistema
e la salvaguardia del sito UNESCO e l'unica luce ammessa
e' quella della guida. Si passa da tratti di pochi metri
ad enormi camere, tra rocce calcaree e grotte di
stallatiti e stalagmiti, creatisi in oltre 20 milioni di
anni. Con il piccolo fascio di luce della guida si
scorgono comunque delle figure naturali, come la faccia
di Cristo, la cattedrale, alcuni frutti e molti
pipistrelli. Un'illuminazione fissa o comunque torce più
potenti, renderebbero meglio l'idea di cosa la natura e'
riuscita a creare, ma va apprezzato l'intento di
mantenere intatto questa meraviglia mondiale. A Sabang
bella anche l'escursione in barca lungo il fiume di
mangrovie, con scimmie, iguana ed un bel serpente a
farci compagnia. Dopo aver ottenuto l'estensione del
visto a Puerto Princesa, lascio Palawan molto
soddisfatto, per i 25 giorni passati su un'isola
selvaggia coperta da foreste vergini, con meteo
ottimale, relax assoluto e gente veramente ospitale.
Alcuni sondaggi la danno come migliore isola al mondo,
certamente Palawan ha il pregio di essere un'oasi
naturale dove la conservazione di flora e fauna, sta
resistendo al turismo ed al progresso.
________________________________________________
CEBU CITY - CEBU
(23)-05/02/2019
aereo Puerto Princesa-Cebu City:
Con un volo interno di un'ora
arrivo sull'isola di Cebu, la più grande nella regione
del Visayas. La capitale e' Cebu City, che conserva
edifici storici, risalenti al dominio spagnolo del XVI
secolo. Con un milione di abitanti, che la rende molto
caotica, ritrovo il traffico, l'inquinamento e la
sporcizia di Manila. Fortunatamente la mia destinazione
e' la minuscola isola di Malapascua, 150 km più a nord.
Dedico a Cebu City un paio di giorni, necessari per la
ormai consueta ricerca del mezzo di trasporto e per
visitare il centro storico. Muovendomi a piedi, respiro
tutti i gas di scarico, con conseguente fastidio a gola
e occhi. La Basilica Minore del Santo Nino, risalente al
1500, e' il luogo più visitato di Cebu e per i filippini
ha un significato altamente religioso per la presenza
della statua del bambin Gesù. A poche centinaia di metri
si trova la Metropolitan Cathedral e la storica
residenza Yap Sandiego, datata 1600 e prima casa cinese
costruita al di fuori della Cina. Da tutt'altra parte,
in zona collinare e vista sulla città, si trova il
Taoist Temple, con giardini curati, scalinata centrale,
dragoni in legno e sale di meditazione. Non manca la
zona dei grandi alberghi e dei centri commerciali, con
l'Ayala su tutti, per grandezza, numero di negozi,
ristoranti e caffetterie.
________________________________________________
MALAPASCUA ISLAND - CEBU
(24)-08/02/2019
bus Cebu City-Maya+boat Malapascua:
Di buon mattino, vado in taxi al
North bus terminal e con un minivan condiviso, affronto
un viaggio di 4 ore. Il porticciolo di Maya, si trova
proprio sulla punta nord dell'isola di Cebu e da li
partono le imbarcazioni in legno verso la minuscola
isola di fronte. Circa 15 minuti per arrivare a
Malapascua, un lembo di terra che spunta dal mare, sogno
degli amanti delle immersioni. Un mare stupendo, fondali
con coralli, pesci colorati e la rarità assoluta
rappresentata dal Thresher Sharks, lo Squalo Volpe dalla
lunga coda. L'isola e' tanto piccola che a piedi la si
gira in poco più di un'ora, le case dei residenti sono
in maggior parte di bamboo, i sentieri in terra battuta e
gli unici mezzi di trasporto sono i motorini e le
biciclette. Niente auto, animali da traino e nemmeno i
caratteristici tricicli, tutto si muove su due ruote o
due gambe. L'acqua non e' potabile, per lavare i denti
si ricorre a quella in bottiglia e quando si fa la
doccia, attenzione a non ingerirla essendo comunque
salata e non priva di batteri. La temperatura e' di 28
gradi, il mare bel caldo, qualche nuvola pomeridiana ma
nel complesso ottimo tempo. Tutti i resort si trovano a
Bounty Beach, dove prolificano le scuole di diving e da
dove partono tutte le imbarcazioni per le immersioni. La
spiaggia più bella, Langob Beach, con un mare
spettacolare, si trova a nord, esattamente dalla parte
opposta ed a piedi ci si arriva in 30 minuti. Molti si
fanno trasportare in moto, per l'equivalente di 0,50
euro, io mi son sempre mosso a piedi, gustando il
paesaggio e la quiete, che spesso viene minacciata da
galli. Nelle Filippine, una delle cose più fastidiose e'
proprio il canto dei galli e si deve essere fortunati a
non avere nelle vicinanze qualche allevamento. I
combattimenti dei galli sono molto diffusi e nelle
piccole isole come Malapascua, diventano quasi
l'attrazione principale per i nativi. Rispetto a El
Nido, comunque qui si vive in completo relax, non c'e'
la massa di giovani che si scatenano la sera, i bar
sulla spiaggia chiudono presto ed e' tutto molto
tranquillo. Si potrebbe dire un'isola felice, dove il
turista e' ben voluto, a patto che contribuisca alla
salvaguardare del loro habitat ed al rispetto delle loro
abitudini.
________________________________________________
BORACAY ISLAND - MALAY
(25)-16/02/2019
aereo Cebu City-Caticlan Boracay:
Cambio isola e con l'usuale oretta
di aereo, arrivo su Malay Island, a Caticlan. La mia
meta e' Boracay, isoletta di fronte, raggiungibile in 10
minuti di battello. Larga 500 mt e lunga 7 km, l'isola
di Boracay e' considerata la più bella delle Filippine,
per la famosa White Beach. E' sempre stata la spiaggia
dei party e del divertimento, ma lo scorso Aprile, su
decisione del Presidente Duterte, l'isola ha subito una
chiusura totale del turismo, per bonifica di spiaggia e
mare. Tutte le strutture alberghiere sono state
controllate e parecchie han chiuso per mancanza dei
requisiti igienico ambientali. La riapertura al turismo
e' stata il 26 ottobre 2018 con regole ferree e
controlli giornalieri su strutture e spiagge. Ora esiste
il numero chiuso, si entra a Boracay solo con
prenotazione alberghiera, che viene verificata prima
dell'imbarco, ed in spiaggia vige il divieto di fumo,
mangiare, uso ombrelloni e sdraio. I responsabili
principali dello scempio balneare (cinesi) sono
scomparsi, ora la massa e' rappresentata dai giapponesi,
popolo educato, attento alla cura dell'ambiente e
personale. Le strade sono ancora un cantiere aperto, ma
in spiaggia ed in mare, tutto funziona a meraviglia. La
prima volta che mi son affacciato in spiaggia, son
rimasto impietrito, un mare meravigliosamente azzurro ed
un litorale di sabbia bianca, mi hanno immediatamente
colpito. La White Beach, lunga 3,5 km, ha una sabbia
finissima bianca, sembra farina, ed il mare prende
diversi colori azzurri, in base alla profondità
dell'acqua. Le temperature esterne sono ideali sia di
giorno che di notte, non piove mai ed un mare bel caldo,
ti invoglia a bagnarti in continuazione. I prezzi son
leggermente più alti rispetto alle altre località
filippine che ho visitato, ma niente di particolare, ci
si sta bene e non si esce spennati. Oltre alla White
Beach, bella anche la Puka Beach, che si trova a nord
dell'isola ed e' particolarmente apprezzata dai surfisti
per i forti venti che la spazzano. Finiscono a Boracay i
miei 50 giorni nelle isole filippine e non potevo
scegliere meta migliore, per finire in bellezza. A El
Nido, Malapasqua e Boracay, ho trovato spiagge, mare e
isolette disabitate che mai avrei immaginato ed ho avuto
anche la fortuna di imbattermi in giornate sempre
soleggiate. Per un rapporto mare/prezzo, queste sono
zone ideali per svernare e nella mia agenda, avranno una
posizione privilegiata negli anni a venire. Dopo Boracay,
con un volo aereo di 90 minuti raggiungo Manila, mi
fermo 2 notti per ricaricarmi a dovere, in vista del
lungo trasferimento ad Honolulu.
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
|