La
Thailandia nel maggio 2014 ha vissuto l'ennesimo colpo
di stato da parte dei militari e tuttora e' ancora in
vigore la legge marziale. La situazione, per quello che
ho potuto vedere, e' assolutamente tranquilla e la gente
continua a vivere di agricoltura, industria e turismo,
tenendo il tasso di disoccupazione sotto 1%. Sono oltre
15 milioni gli stranieri che vengono ogni anno sulle
coste e nella capitale Bangkok e questo afflusso
costante ha contribuito a risollevare il paese, dopo le
crisi dovute all'aviaria ed allo Tsunami. Il buddismo e'
la religione piu' diffusa (95%) e numerosissimi sono i
monaci di professione, che vivono esclusivamente delle
offerte dei fedeli. Per quanto riguarda le
infrastrutture, il sistema viabilistico e'
caratterizzato da strade ben tenute, auto e bus di buon
livello, aeroporti all'avanguardia, mentre i treni sono
la parte dolente nei trasporti. Il popolo thai ha un
amore storico per i sovrani ed in occasione del
compleanno del re Bhumibol ( Rama IX ), il piu' longevo
al mondo ed in carica dal 1946, si sono tenuti grandi
festeggiamenti in tutte le piazze della nazione, al
grido di "long live the King".
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Arrivo
sull'isola di Phuket direttamente dall'Australia e trovo
un caldo atroce, condizionato da un'umidita' al 95%.
Oltre alle condizioni atmosferiche, qui cambia
totalmente il modo di vivere, mare e spiaggia di giorno
e divertimento la notte. Patong e' uno dei luoghi piu'
famosi al mondo per la vita sfrenata, condita dalla
musica assordante nei bar e lungo tutta Bangla Road.
Migliaia di ragazze ogni sera sono pronte ad
intrattenersi con uomini di tutte le eta', per poi
contrattare la nottata in qualche locale o albergo. In
spiaggia di giorno, sembra di essere a Rimini, gente in
ogni angolo, il mare non e' dei migliori, la temperatura
dell'acqua decisamente calda invoglia a bagnarsi
costantemente per sfuggire all'afa. Non ci sono
ombrelloni, sono stati vietati dopo la catastrofica
ondata dello tsunami, che il 26 Dicembre 2004 spazzo'
via il litorale uccidendo oltre 800 persone. A 20 km di
distanza si trova la citta' di Phuket, tranquilla, con
localini caratteristici nella parte vecchia e niente
piu'. Primo spostamento in bus, cento km a nord ecco
Khao Lak, la cittadina che ha contato oltre 3000 vittime
per lo tsunami ed oggi completamente ricostruita con
fantastici resort lungo tutta la costa. Oasi di pace,
spiagge semideserte, tutti all'ombra delle palme e la
sera ristoranti pieni per ottimi piatti di pesce. Altro
tragitto in bus, 500 km e quasi 7 ore per arrivare a
Chumphon, per usufruire il giorno dopo del treno fino a
Bangkok.
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Il viaggio
in treno non e' certamente la scelta migliore da queste
parti, il binario unico che collega il sud a Bangkok,
obbliga a continue fermate per le dovute precedenze, con
inevitabili allungamenti dei tempi di percorrenza. Oltre
sette ore per circa 500 km ad un prezzo economico, per
avere la possibilita' di ammirare il paesaggio, che ha
molte affinita' con la vicina Malesia. Molte palme,
verde e terreni coltivati, sono il polmone non solo per
l'ambiente ma soprattutto per la gente del posto, che
produce, vende direttamente sulle strade a prezzi
veramente bassi e fa reddito. Bangkok, la capitale, e'
meta privilegiata dei turisti che amano immergersi nei
templi, conoscere la cultura Siam, navigare sul fiume,
farsi trasportare dai tuk tuk e vivere le notti nelle
vie storiche dove go go bars, disco e lady la fanno da
padrone. E' una citta' dove si puo' tranquillamente
passeggiare, non ho visto grande traffico, le strade
sono scorrevoli ed i mezzi urbani sono potenziati da
bus, metro e skytrain. Personalmente ho sempre usato il
fiume ed i suoi boat low cost perche' affascinato da
questo corso d'acqua che taglia la citta' e che ti da la
possibilita' di arrivare a templi, musei e palazzi.
Imponenti luoghi di culto e non si ergono ovunque e
meritano citazioni per bellezza il Tempio dell'alba (Wat
Arun ), il Tempio del Buddha sdraiato ( Wat Pho ), il
Tempio del Buddha di smeraldo ( Wat Phra Kaeo ), il
tempio del Buddha d'oro ( Wat Traimit ), il grande
palazzo reale e Ananta Samakhom Throne Hall. In questo
2014 ho visitato molti templi e luoghi simbolo in India,
in Vietnam, in Laos ed in Cambogia, che con la
strepitosa Angkor ha dato un impronta a tutta l'Asia e
forse qui non ho avuto le forti emozioni ed attenzioni
che invece altri hanno avuto, ma solo per una questione
di overdose. Contrariamente ai piu' invece, ho dedicato
molto tempo alla scoperta di angoli nascosti, mercatini
e food court dove ero tra i pochi non Thai a fermarmi
per una strepitosa Papaya Salad, pesce alla griglia e
birra. Un modo nuovo di fare turismo che mi ha permesso
di conoscere molto da vicino la vita di tutti i giorni,
fatta di lavoro onesto, da gente umile che si accontenta
del poco che ha, che sorride e non ti considera un
estraneo. La Thailandia mi ha stupito, affascinato e
merita una stabilita' sociale per la semplicita' delle
persone, che mai si son degnate di chiedere e che fanno
della dignita' un principio di vita.
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