Bellissimo
viaggio Asiatico in compagnia di mio figlio Marco, tra
Vietnam e Laos, con puntata iniziale a Singapore e Kuala
Lumpur, il tutto in 23 giorni. Partenza il 29 Gennaio da
Mumbai e rientro a Pune il 20 Febbraio con utilizzo di 8
voli aerei, 2 treni e 2 sleeping bus. Abbiamo visitato 9
città ed apprezzato la cordialità del popolo Vietnamita
e Laotiano, due splendide realtà che ci hanno coinvolto
sin dal primo momento. Incredibili gli spostamenti in
Vietnam da sud, Ho Chi Minh City a nord, Hanoi, la
capitale. I collegamenti interminabili via terra, in treno
su binario unico ed in
bus tra le varie cittadine, offrono scorci di vita
rurale e sfumature colorate difficili da vedere altrove.
Ora la situazione è buona ma Laos e sopratutto Vietnam
hanno una storia tragica recente, fatta di guerre e
distruzioni e terminata dopo un ventennio nel 1975.
Iniziata dal tentativo messo in atto dalla guerriglia
comunista (Vietcong) di rovesciare il governo
sudvietnamita, degenerò prima in una guerra civile tra
il Vietnam del Sud e il Vietnam del Nord, e poi in un
conflitto internazionale quando i sudvietnamiti
ottennero l'appoggio degli Stati Uniti e di altre
nazioni loro alleate, mentre i nordvietnamiti venivano
riforniti di armi dall'Unione Sovietica e dalla
Repubblica Popolare Cinese. La guerra del Vietnam segnò
un punto di svolta nella storia della guerra
convenzionale moderna. Fu infatti essenzialmente una
guerra di popolo, data l'impossibilità di distinguere i
guerriglieri dai civili non combattenti; la popolazione
vietnamita ne fu così la vittima principale, soffrendo
perdite pesantissime. L'uso estensivo del napalm decimò
migliaia di civili, mentre l'impiego di defolianti causò
una massiccia distruzione del manto vegetale del paese,
con gravissimi danni ecologici e all'agricoltura. Il
conflitto provocò tra i vietnamiti più di due milioni di
morti, tre milioni di feriti e dodici milioni di
profughi. Da parte loro gli Stati Uniti lamentarono
57.685 morti e circa 153.000 feriti.
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HO CHI MINH CITY
Ho Chi Minh City, originariamente chiamata Saigon, ha
subito il cambiamento del nome alla fine della guerra
nel 1975. E' la maggior città del Vietnam ed è in festa
per il 74° anniversario della fondazione del Partito
Comunista. Le strade sono addobbate con manifesti e
striscioni, sulle case sventolano le bandiere rosse, la
piazza principale è addobbata con luci e creazioni
floreali. Il primo impatto è traumatico per la fiumana
di motorini che sfrecciano nelle larghe vie e per l'aria
inquinata. Attraversare la strada è un'impresa, ci si
deve per forza buttare e non fermarsi, sperando sempre
di non venir investiti. La città si divide tra luoghi
del passato ed il nuovo, con grattacieli e negozi alla
moda, tra Pagode e musei ed il lungo fiume con locali
sull'acqua. Gente cordiale, Inglese parlato ovunque,
prezzi bassi in ristoranti e bar, taxi economici ed un
'atmosfera rilassata fanno di Ho Chi Minh un punto di
riferimento per ogni turista. A circa 60 km escursione
al villaggio di Cu Chi, teatro della resistenza Vietcong
durante il conflitto con gli Stati Uniti. Caratterizzato
dai leggendari "tunnel", lunghi 250 km e profondi fino a
7 mt, divenne città inespugnabile e teatro di numerose
imboscate, con tratti civetta dove attiravano i soldati
Americani e li trafiggevano con lance appuntite. Crude
immagini di un conflitto feroce che ha conferma nel War
Museum di Ho Chi Minh, meta di visitatori in religioso
silenzio, di fronte a foto e testimonianze agghiaccianti.
Easy tour invece sul delta del Mekong, tra i mercatini
sulle Isole ed i percorsi in canoa, con assaggi di cibi
locali, canti tradizionali, all'ombra di verdeggianti
Coconut Palm.
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Lasciata Ho
Chi Minh, sleeping bus della durata di 6 ore con
destinazione Mui Ne, nella regione di Binh Thuan. Siamo
sul South China Sea, bei Resort, 30°, sole, spiagge e
giusto il tempo di una notte per ripartire verso l'altra
meta balneare, la più turistica del Vietnam. Nha Trang,
città di 400.000 abitanti è nella Phù Khanh province ed
ha un flusso turistico che dura tutto l'anno, grazie al
clima temperato ed alle poche piogge nel periodo
monsonico. Meta preferita dei Russi, ha una bellissima
spiaggia con sabbia finissima, un mare caldo e
pulito, ristoranti e Alberghi per tutte le tasche. Relax
assoluto per 2 giorni dopo un primo assaggio dei treni
Vietnamiti, che per coprire 200 km hanno impiegato 4
ore. Da brividi la sistemazione nelle carrozze
economiche con un continuo andirivieni di persone ed
ambulanti e una serie interminabile di fermate in mezzo
alla campagna, per dare la precedenza ai treni diretti a
Ho Chi Minh City.
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Ricaricati
dalla sole e dal mare, affrontiamo il trasferimento più
lungo, 600 km in treno da Nha Trang a Danang e poi taxi
fino a Hoi An. Per il viaggio su rotaia, questa volta
prenotiamo la cuccetta in uno scomparto da 4.
Fortunatamente saremo soli per tutto il viaggio, su un
treno che ad un certo punto porterà una cinquantina di
persone. Il paesaggio è molto suggestivo, si passa da
grandi distese di risaie a stupendi scorci di montagna.
Unica pecca il tempo, 13h30' di treno e poi 40' di auto.
Ci troviamo nella parte centrale del Vietnam nella
regione di Nam Trung Bo e la temperatura è vicina ai
20°. Hoi An, dichiarata patrimonio dell'Unesco è un
gioiellino, caratterizzata da magnifici edifici di
grande valore storico e per la conservazione delle
caratteristiche di porto commerciale, risalente al XV°
secolo. E' anche denominata città delle "lanterne" per
lo spettacolo serale delle vie adornate e illuminate.
Per arrivare a Hue, antica capitale Vietnamita, altre 3
ore di bus, temperature in ribasso e pioggia. La Città
Imperiale è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità
dall'Unesco ed è racchiusa entro le maestose mura, con i nove
cannoni sacri, il Palazzo dell'Armonia Suprema e la Sala
dei Mandarini. Bella la Pagoda di Thien Mu e l'escursione improvvisata, con gran camminata
di 20 km, tra risaie e paesini sperduti.
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Poco più di
un 'ora di aereo dal minuscolo e deserto aeroporto di
Hue per arrivare alla capitale Hanoi, regione del Delta
del Fiume Rosso. Città con una storia millenaria riserva
scorci incredibili nella parte vecchia ed è unica con i
binari del treno a pochi centimetri dalle case. Maestoso
il mausoleo di Ho chi Minh e la zona delle ambasciate e
dei ministeri, caratteristica la pagoda Tran Quoc e visitatissimo
il Tempio della Letteratura (Van Mieu), sede della più
antica Università del Vietnam (Quoc Tu Giam). Secondo la
tradizione il tempio fu eretto nel 1070 dal re Ly Thanh
Tong e vi erano educati principi reali e figli dei
Mandarini ma anche allievi comuni che si erano distinti
per il loro talento. All'interno del tempio si trovano
82 steli con le iscrizioni dei nomi dei migliori
allievi, la loro data e luogo di nascita, nonché la
votazione riportata agli scrutini finali. Le steli
risalgono ad un periodo compreso tra il 1484 e il 1780 e
sono sorrette da sculture raffiguranti tartarughe.
Termina con i brividi di freddo questo lungo e
bellissimo viaggio in terra Vietnamita, una bella
sorpresa per il calore e la cordialità della gente e per
le immagini indelebili.
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Altro volo
di poco superiore all'ora per lasciare il Vietnam ed
approdare in Laos. La capitale Vientiane ci accoglie con
un caldo asfissiante, strade larghissime e poco
trafficate ed una sensazione di tranquillità. E' tutto
un fiorire di templi Buddhisti, di monaci con le tuniche
arancioni e di maestosi edifici sistematicamente chiusi.
I ritmi qui vengono scanditi al rallentatore, non ci
sono pressioni, la gente è meno sorridente rispetto al
Vietnam, ma è molto più rilassata e tollerante.
Vientiane a prima vista sembra non offra molto ma
bastano poche cose per rendere affascinante questa
visita e su tutte, il complesso Pha That Luang, simbolo
nazionale e più importante monumento religioso del Laos.
Eretto sul finire del 1500, la tradizione dice sia stato
costruito su un preesistente stupa del III° secolo a.C.
dove dei missionari fecero custodire la reliquia dello
sterno di Buddha. Di Templi ce ne sono tantissimi ed è
normale incrociare giovani Monaci che passeggiano o si
recano nei punti di incontro. Tra i più visitati e
significativi c'è Wat Si Saket, museo e meditazione, Ho
Pra Keo, originariamente tempio del Buddha di Smeraldo,
razziato dai Thailandesi e comunque pieno di statue
intagliate nelle parti esterne, Sisaket Temple
impreziosito da migliaia di statue del Buddha. Fuori
città, con trenta minuti di bus, si erge il Buddha Park,
maestoso in riva al Mekong, così come una libera
escursione a caso, che riserverà comunque sorprese dal
lato turistico ed umano. In Ventiane da non perdere le
birrerie con prezzi sotto l'euro, i ristoranti tipici
Laotiani e la passeggiata lungo il fiume Mekong che
segna il confine con la Thailandia. Come il Vietnam,
anche il Laos è stato falcidiato dalla guerra e sul
suolo sono state scaricate 2 milioni di tonnellate di
bombe, di cui il 30% inesplose. Si calcola che in
situazione di pace, oltre 12.000 persone siano morte per
esplosioni di tali bombe.
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Singapore è
una piccola nazione su una piccola isola e gli oltre
cinque milioni di abitanti la rendono un luogo piuttosto
affollato tanto da essere la seconda città con la più
alta densità di abitanti al mondo dopo il Principato di
Monaco. Ma a differenza di altri luoghi densamente
abitati Singapore si può considerare una città giardino, con più della meta' del suo
territorio occupato da spazi verdi, oltre 50 parchi e 4
riserve naturali. Il centro
si trova nella zona sud, in corrispondenza delle aree di Orchard Road, Riverside, Marina Bay e
i
grattacieli di Shenton, mentre la parte più spettacolare
è la funicolare che porta all'isola di Sentosa e che
offre una vista impeccabile sulla città. Occasione di questo viaggio è la
ricorrenza del capodanno Cinese con i tradizionali riti
e cortei colorati. Oltre a Chinatown, dove l'evento è
sentito particolarmente, in altri punti della città si
vive l'atmosfera di festa e di preghiera e proprio a
Marina Bay le serate si trasformano in una grande festa
con piatti tipici e padiglioni dedicati. La sfilata di
mezzanotte in Chinatown, con il cavallo a simboleggiare
il nuovo anno, ed i fuochi d'artificio nella baia,
consacrano questo evento che terminerà dopo 10 giorni.
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Kuala
Lumpur, centro economico, culturale e finanziario di
tutta la Malesia, è un importantissimo punto di
riferimento per il turismo e difatti è la sesta città
più visitata al mondo con 8,9 milioni di persone
all'anno. Le torri Petronas permettono di gustare la
città dall'alto mentre la Menara Tower offre una vista
spettacolare di sera, se si decide di cenare al
ristorante girevole, ad oltre 200 mt di altezza. La
città offre svariati servizi per ogni esigenza, con
numerosi hotel, bar, discoteche, locali notturni, e non
mancano i siti storici come le moschee, i musei, le
piazze e i palazzi governativi. Fuori città da vedere
assolutamente le Batu Caves ed il vicino tempio Indù ed
a un’ora e mezza, escursione a Kuala Selangor, con foto
ai macachi dalla coda lunga e cena a base di pesce
locale in un popolare ristorante sulla riva del fiume.
Per finire, a bordo di un imbarcazione di legno, si
raggiunge Kampung Kuantan, una delle più grandi colonie
di lucciole al mondo, che dovrebbero illuminare la
notte, svolazzando tra le mangrovie. Purtroppo non siamo
stati fortunati e di lucciole ne abbiam viste gran
poche, ma il contesto dell'escursione merita comunque il
costo del biglietto.
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