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I 150 anni dell’unità d’Italia coincidono con una delle feste popolari più
antiche e celebrate, il St. Patrick's Day, in onore appunto di San Patrizio
patrono dell'Irlanda. Nel mondo, ogni comunità Irlandese lo ricorda ogni 17
Marzo, ma è Dublino il teatro principale dei festeggiamenti con canti, maschere,
parate e feste di piazza. Approfitto del ponte e mi organizzo con mio figlio
Marco per vivere in prima persona questo evento, che paralizza la città per 24
ore ed attira turisti da tutto il mondo. Mi muovo a metà Febbraio, i voli sono
alle stelle e per rendere più appetibile la vacanza, opto per una puntatina a
Liverpool, mercoledì 16 Marzo. Lo scalo mi fa risparmiare e mi permette di
entrare nella storia, quella musicale, con i leggendari Beatles. Entrare al
Cavern Club per una pinta, guardare il palco, calcato per quasi 300 esibizioni,
sentire musica dal vivo, rigorosamente Beatles, mi riportano agli anni sessanta,
alla spensieratezza dell’infanzia, al cambiamento generazionale in atto. Ma la
festa è a Dublino dove una massa verde, dalle 12,00, sfila per la città guidata
dal Leprecauno, maschera di verde vestito, folletto per antonomasia nella
tradizione irlandese che ne incarna anche i vizi: gran bevitore di birra e
whisky. Qui raggiungiamo mia nipote Nives con Andrea e altri 2 amici per
condividere festeggiamenti e bevute. Terminata la sfilata, spazio alla
sfrenatezza nelle vie strette, regno dei pub. Temple Bar è il centro della
festa, frequentatissima zona di Dublino, ogni anno accoglie migliaia di turisti
pronti a divertirsi in perfetta armonia con gli irlandesi doc. Giovani e meno
giovani entrano ed escono dai locali dopo interminabili file e sorseggiano
l'agognato cimelio, la Guiness. Ne spilleranno così tanta da mandare in tilt i
gestori che si devono affidare ai vigilantes per bloccare le entrate e
disciplinare l'ingresso. Per strada si canta e si balla mentre nei locali la
musica si alza ed il tasso alcolico raggiunge l'apice quando ormai è buio e la
notte impazza. Nonostante l'enorme massa tutto fila senza incidenti, grazie
anche alla stretta sorveglianza della polizia locale che con garbo interviene al
degenerare della situazione. Anche se il culmine è il 17, il tutto può durare
fino a una settimana ed ha come tema unificante il colore verde, in particolare
sui vestiti sboccia il trifoglio, emblema della festa. Chi la fa da padrona è la
birra e nei giorni a seguire obbligatoria la visita alla leggendaria Guiness,
uno storehouse su 5 piani con vista finale sulla città a 360 gradi. Da non
perdere le partite di rugby nei pub, uno spettacolo. All'inizio si grida, si
incita la squadra ma poi con il passare dei minuti lo sguardo è sempre più al
bicchiere e tutto si quieta, se non in occasioni di mete o fatti particolari. Da
vedere inoltre la cattedrale di S. Patrick, il parco di St.Stephen’s Green e i
maestosi edifici universitari del Trinity College.
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