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MARATONA ROMA 2010
classifica  -  foto forvezeta  -  certificato

Un week end nella capitale d'Italia non si rifiuta mai, se poi è associata alla più bella maratona d'Italia, allora diventa un evento imperdibile. Voliamo in aereo e la compagnia è delle migliori: Sei Secondi con Andrea, il figlio, Quattroprimi, Tuono, Lacrima Maria e Angelo. Abbiamo alloggio in Trastevere e il quartiere è variopinto, simpatico, tipico e nelle trattorie si respira ancora aria delle borgate Romane. Giornata coperta con una temperatura che tradirà le aspettative portando afa e umidità durante la maratona. con conseguente stillicidio. Molti gli atleti sul percorso in preda a crampi supportati dagli interventi delle ambulanze, con purtroppo la registrare la tragedia della morte, a 1500 metri dal traguardo, di un atleta Belga stroncato dalla fatica. Per due giorni è stata un'autentica festa con l'expo preso d'assalto dai 15.000 concorrenti e la mattina della gara con un ordine ed un organizzazione che rende onore a questa maratona, la più partecipata in Italia. Organizzatissima la consegna borse (non così il ritiro dopo la gara) buoni i ristori ed il servizio d'ordine, città chiusa al traffico con tantissima gente in tutto il centro cittadino. Nutrita rappresentanza di stranieri al via con i variopinti colori delle nazioni, su un tracciato spettacolare sin dall'inizio con passaggi in piazza Venezia, via Ostiense, Basilica di San Paolo, Porta Portese, Lungotevere, piazza San Pietro con la vista del Vaticano, e ancora il Foro Italico, luogo simbolo dell'Olimpiade di Roma 1960. Da questo punto inizia la parte più brutta con il serpentone che tocca la periferica via della Moschea per poi rientrare in città con i luoghi più belli, da piazza Navona a via del Corso, Piazza del Popolo, Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, piazza Venezia, il Colosseo, e l'arrivo in via dei Fori Imperiali. Percorso come al solito duro, con i sampietrini che segnano i muscoli ed i saliscendi cittadini che non perdonano. Il finale con le salite dopo Fontana di Trevi, dell' altare della Patria, del Circo Massimo e del Colosseo sono un' autentica passione per le gambe ormai al limite e se non sei particolarmente reattivo paghi oltre misura i 4 km finali. E' comunque un'emozione transitare in questi luoghi storici e sei comunque contento di essere tra i 11.023 maratoneti felici sotto lo striscione d'arrivo. A piedi nudi, cinquant’anni dopo, come Abebe Bikila, il 25enne etiope Siraj Gena (2h08'39") si è assicurato la prima posizione con Dado Tufa, 2h25’28” che bissa il successo del 2009. La mia gara era nata con buoni propositi, il 3h12' di Piacenza era una iniezione di fiducia ma ho pagato l'afa dopo la mezza distanza, passata bene in 1h35'14''. Il tratto della circonvallazione mi ha mandato in crisi ed al rientro in città la disidratazione ed i crampi han preso il sopravento. Ho camminato per brevi tratti nel finale e perlomeno mi son goduto le vie storiche di Roma, presentandomi ai fori Imperiali in 3h26'17''. Lacrima Maria, ottima 4^ di categoria con 3h06'35'', Angelo 3h11'37'', Quattroprimi 3h36'59'', Tuono 3h37'34'' e Sei Secondi 4h03'38''.