VIDEO CON SANTA CLAUS
La maratona di Helsinki è stato solo un pretesto per una vacanza in Finlandia,
iniziata Martedì 10 Agosto 2010 e conclusa lunedì 24. Le città visitate sono
state una piacevole sorpresa per il calore, la tranquillità e le bellezze che ho
potuto ammirare anche grazie alla corsa, durante le uscite in riva ai fiumi, ai
laghi e sulle meravigliose ciclabili. L'incontro con Babbo Natale, ha lasciato
un'emozione che non potrò dimenticare.
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TURKU
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Tre ore scarse e la trombetta Ryanair festeggia
l’arrivo in orario nel minuscolo scalo a 15
kilometri dalla città. Un pullman puzzolente, al
costo di 6 euro, mi scarica proprio di fronte alla
stazione ferroviaria e dopo aver preso la prima
salassata per un panino e 2 medie ( 16 euro ), salgo
sul treno che mi porta a Turku, ex capitale
Finlandese, una delle più antiche città. 180 km di
territorio alberato, pochi insediamenti abitativi e
qualche laghetto nelle immense distese di campi
color oro. L’agricoltura è la risorsa del paese con
coltivazioni di grano e cereali, contrastata
dall’industria del legno che sfrutta l’immenso
ambiente verde boschivo. Si intravedono i primi
cottage, case in legno tipiche del posto, qualche
azienda a conduzione familiare, pochissime auto ed
una densità abitativa condensata in qualche paesino
sperduto. La Finlandia difatti è tra le nazioni
Europee più scarsamente popolate con i suoi 5,5
milioni di abitanti e conta solo 6 province. Non si
vede una grande modernizzazione ( almeno qui ) ci si
muove senza frenesia, il traffico è scorrevole e
disciplinato. L’immigrazione è quasi nulla, si
limita a Russi, Svedesi ed Estoni e lo stato impone
ai cittadini istruzione obbligatoria, che a tutti i
livelli è gratuita, università compresa. Il sistema
sanitario è tra i più efficienti al mondo e la
tecnologia è ai livelli massimi, non solo per
l’influenza del colosso Nokia. Da Luglio, Internet
ad un prezzo ragionevole, è diventato legge dello
stato ed i provider devono adeguarsi. L’obiettivo è
di fornire a tutti 100 Mbps con la banda larga.
Personalmente navigo e ho l’opportunità di inserire
queste righe grazie al collegamento integrato nel
televisore e da queste parti è normale. Il tenore di
vita dei Finlandesi è alto, hanno dei privilegi non
indifferenti grazie al dovere civile di pagare le
tasse, nessuno evade, si vergognerebbero!!!!!!
Nonostante questo, non è il paese delle meraviglie,
la crisi è ben presente, benzina, ristoranti,
alberghi e bar sono fuori mercato e vien da
rimpiangere la nostra vituperata Italia. Piaga
sociale è l’alcolismo come in tutti i paesi nordici,
fa impressione incontrare ragazzine ubriache, con la
bottiglia in mano prima del tramonto e vetri
disseminati sui marciapiedi all’alba. Turku è una
bella cittadina di 290 mila abitanti, si affaccia
sul Golfo di Botnia e sorge alla foce del fiume
Aurajoki. Da visitare assolutamente il castello
risalente al 1280, completamente ristrutturato e
caratterizzato da interni raffinati e reperti del
1700. Pure meritevole la Cattedrale del XIV secolo,
la più importante di tutte le chiese della Finlandia
essendo il santuario nazionale evangelico-luterano.
Caratteristico il lungo fiume con locali all’aperto
e ristoranti su barche galleggianti. La meraviglia
della città, per noi podisti, è una rete fittissima
di ciclabili che invoglia a spostarsi a piedi o in
due ruote. Ho provato forti emozioni nel percorrere
una parte dell’interminabile tratto che dal porto
attraversa l’Isola di Ruissalo, distante circa 4 km.
Questo lembo di paradiso è collegato alla terra
ferma da un ponte e offre una serie di ciclabili con
sfondo sterrato o asfaltato che possono seguire la
costa o addentrarsi nell’entroterra. L’isola è
incontaminata e gli abitanti non superano le 200
unità, lo spettacolo della natura ti coinvolge fino
a non farti sentire la fatica e continui a correre.
Un percorso improvvisato che mai avrei voluto
abbandonare e per quanto vissuto resterà uno dei più
bei ricordi di questa Finlandia da vivere. Venerdì
13 agosto trasferimento a Helsinki per
l'appuntamento del giorno dopo con i 42.195 metri.
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La stazione di Helsinki non dà l’impressione di
essere arrivati nella capitale, non c’è caos, la
gente si muove tranquillamente ed il deflusso
avviene in modo ordinato. Come esci trovi le grandi
vie del centro con un serie di binari del tram,
autobus e semafori acustici. I marciapiedi sono
larghissimi ed hanno integrata la ciclabile che deve
essere lasciata esclusivamente per le biciclette. Ci
si muove in questo modo, l’inquinamento non lo senti
e l’atmosfera è inondata dalle note dei musicisti di
strada e dalla diffusione dei bar all’aperto. Nei
giardini e nelle aiuole trovi gruppi di persone
stese sulle coperte a prendere il sole, a far
pic-nic ed ascoltare musica. Non si vedono Vigili ma
guai a lasciare la macchina in divieto, dopo poco ti
trovi la classica multa, qui non scherzano, sono
inflessibili con il codice della strada. La polizia
invece sorveglia, lasciando che siano le persone a
disciplinarsi, intervenendo solo in casi estremi. E’
una città dove praticamente non esiste la
delinquenza, stai in strada fino al mattino e non ti
devi preoccupare della tua incolumità, basta star
lontano dall’alcool. C’è un uso sfrenato di Birra,
spumante e superalcolici, in special modo nel fine
settimana quando c’è la metamorfosi. Nei giorni
lavorativi la città è a misura d’uomo, si passeggia
tranquillamente, ai bar trovi posto ovunque e così
anche nei bei locali pubblici. Come arriva il
Venerdì sera scatta la follia, in strada trovi di
tutto, i bar si riempiono, i giardini vengono invasi
da gruppi di giovani con musica assordante, scorrono
fiumi di bevande che non perdonano. La mattina dopo
trovi i segni del devasto, gente che barcolla o è
sdraiata sul marciapiede, bottiglie e lattine
abbandonate nelle aiuole e rifiuti ai bordi delle
strade. Per poi ritornare alla normalità la Domenica
sera. Helsinki non ha un centro storico, la via che
la caratterizza è Esplanadi, meta di tutti i turisti
per i negozi suggestivi e per lo sbocco verso il
mare. Di stile ottocentesco Senaatintori, la piazza
del Senato con la chiesa Luterana. Le isole della
baia sono le mete preferite per un’escursione in
traghetto. Suomenlinna, con la sua fortezza, offre
una visita a cunicoli e grotte sotterranee nelle
antiche mura. Il gioiellino è però Seurasaari, museo
a cielo aperto, tra casette originali del Settecento
e Ottocento, spostate dai vari luoghi di origine
Finlandesi su questa Isola disabitata. Una
passeggiata rigeneratrice nel verde selvaggio prima
della partenza per la regione dei Laghi.
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La
regione dei laghi è l’area lacustre più estesa
d’Europa e Kuopio con 86.000 abitanti ne è la città
maggiore. Da Helsinki dista 400 km, è situata al
centro della Finlandia, nella verdeggiante provincia
di Nord Savo, per raggiungerla in treno si impiegano
4,30 ore. Sorge sulle sponde del lago Kallavesi, uno
specchio d’acqua con infinite insenature e isolette,
meta di escursioni con le bianche barche da
crociera. E’ d’obbligo salire almeno una volta sulle
caratteristiche imbarcazioni, per vivere l’emozione
dell’aria frizzante sul volto e la vista appagante
dei numerosi cottage che si affacciano sulle sponde.
Lo sguardo si perde alla ricerca degli angoli più
suggestivi e i Pini altissimi sembrano braccia
alzate al cielo, alla ricerca della felicità. La
tranquillità che trasmettono questi luoghi sono la
componente meravigliosa di una esistenza
dimenticata, fatta di profumi e prodotti della
natura, di agricolture non contaminate, di rispetto
per l’ambiente. Il centro città è caratterizzato da
una bella piazza e tutti i giorni, arrivano dalle
campagne i contadini con le cesta colme di frutta e
ortaggi. Succose le Fragole Suomi e le mele,
appetitosi i piselli da mangiare crudi come fossero
ceci, invitanti i lamponi e i mirtilli. A fianco del
mercatino, si viene inebriati dai sapori del pesce,
preparato in padelle capienti e cucinato con
pochissimo olio, una delizia. La pesca è una risorsa
locale così come l’acqua che è buonissima, la spilli
dal rubinetto e te la ritrovi fresca, come appena
tolta dal frigo. Il lago è circondato da una
ciclabile che in parte sfrutta il percorso della
pista da fondo invernale e correrci o passeggiarci
riempie l’animo, ti fa riflettere, sul nostro modo
di vivere e sullo stress quotidiano. La temperatura
intorno ai 20 gradi invita a toccare con mano e
vedere da vicino i Cottage, intravisti durante la
gita in barca. Dalla collina di Puijo si può
ammirare la città circondata dal Lago e dai boschi
ed è un punto di osservazione privilegiato. Per
visite a musei le offerte variano dalla Chiesa
Ortodossa con preziose icone, oggetti sacri e testi
liturgici, al museo all’aperto con vecchie
costruzioni in legno, per finire con il museo
culturale. Le prime luci della sera portano la
temperatura a 12 gradi, la piazza è deserta, gli
studenti han già iniziato scuola dopo un solo mese
di vacanza. Il fine settimana porterà la vita
notturna, non la vivrò, mi aspetta la Lapponia e
Babbo Natale.
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Da Kuopio il treno per arrivare a Rovaniemi,
capitale della Lapponia Finlandese, impiega 7 ore e
per ammazzare il tempo corre in aiuto il magico
computerino, mio compagno fedele di viaggio, insieme
alla macchina fotografica. Ne approfitto per
aggiornare il sito fodipe in modo da essere pronto a
caricare il tutto appena arrivo in albergo. Non mi
accorgo del tempo che passa e quando alzo gli occhi
sembra sia arrivato l’autunno, il verde e l’azzurro
dei Laghi ha lasciato il posto ai colori sbiaditi
della provincia di Oulu. Rovaniemi fortunatamente
rimette a posto l’aspetto cromatico, confermando
però che da queste parti le temperature sono
tutt’altro che estive. Le ragazzine in bicicletta
sono già munite di beretta, sciarpa e guanti di lana
anche se i gradi non scendono ancora sotto i dieci.
In questo periodo c’è poco da vedere, il turismo di
massa arriva con l’inverno o nei mesi estivi del
sole a mezzanotte, quindi Giugno e Luglio. La
ragione che mi ha portato qui è una sola: incontrare
Lui, il sogno cullato per anni, Babbo Natale.
Nell’attesa del fatidico giorno, niente di meglio
che andare nel McDonald’s più a nord del mondo. Al
mattino sveglia presto e di corsa alla stazione dei
treni dove il Santa’s Express, navetta a cadenza
oraria, porta i visitatori al villaggio distante 8
km. Il Santa Claus Village è stato costruito proprio
sul Circolo Polare Artico al parallelo 66°33’ e come
entri senti la magia del Natale con i canti e le
musiche tradizionali, anche se siamo un pochino
lontani. Qualche foto sulla linea artic circle e poi
direttamente nella casa in legno dal cappello a
punta, abbastanza buia e di color rosso addobbata.
Uno sguardo alla ricerca della stanza ed un Santa is
here mi dice che ci siamo, però è vietato l’uso
della macchina fotografica. Corridoio buio, suoni
magici e effetti visivi accompagnano i passi
timorosi verso una porta dove una corda trasversale
vieta l’ingresso. Sarà qui? Non mi è chiaro fino a
quando un Elfo con belle sembianze da fanciulla si
affaccia e mi dice se voglio entrare. Due passi e mi
si presentano ai lati, appoggiati ai muri, dei
grossi pacchi natalizi, una moltitudine di colori ed
una figura imponente al centro della stanza, seduto
su una sedia di legno. Eccolo finalmente, mi
tranquillizzo grazie al suo vocione ed al BENVENUTO
scandito in Italiano, mi siedo accanto in attesa
della foto che conserverò gelosamente. Due parole ed
ecco scattare i flash, è finita mi dico ed invece
inizia a farmi domande in Inglese. Nooo, non ci
capisco un acca ed allora lo spiazzo e gli parlo di
Maratona, gesticolando e scandendo le sillabe in
Italiano. In qualche modo ci intendiamo ed è uno
scambio molto cordiale, fino a quando mi da la mano,
che racchiudo tra le mie come segno di
ringraziamento per essersi soffermato a
chiacchierare. Mi allontano felicissimo e dopo
essere sceso dalla pedana, i (le) due Elfi spiegano
che posso avere la foto stampata o addirittura una
chiavetta usb con 2 foto, il filmato dell’incontro
ed altro materiale di sussidio. Adesso mi è tutto
più chiaro, l’occasione è comunque ghiotta, opto per
la chiavetta. Mi dicono che posso ritirarla
all’uscita, ultimo sguardo verso la sedia di legno,
un ultimo sorriso ed abbandono il mio sogno. Come
chiudo la porta mi prende l’emozione, devo cercare
una panca per sedermi un attimo, il fiato diventa
pesante ed ho i brividi di freddo. La ragazza di
rosso vestita al banco mi chiama per ritirare la
chiavetta e fa scorrere le foto ed il filmato, non
ci credo, grandissimo ricordo. Mi devo risedere,
sarà l’età, Santa Claus mi ha fatto tornare bambino,
per un attimo purtroppo. Scrivo cartoline che
verranno recapitate a Natale, mi do a qualche
souvenir intramezzato da un trancio di Salmone,
faccio un giro nella foresta ma è come se da quella
stanza non fossi ancora uscito. Mi rassereno il
giorno dopo con la visita al parco zoo Ranua,
distante 80 km e 90 minuti di pulman, per vedere 3
Orsi Polari Bianchi ed altre specie di animali in un
posto sperduto. Rovaniemi in questo periodo non
offre altro, se venite con l’intenzione di vedere
Babbo Natale state pur sicuri che il resto non
conterà più, sarà comunque bellissimo.
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Altre 7 ore di treno per l'ultima tappa prima del
rientro in Italia. Tampere è un centro movimentato
con oltre 200.000 abitanti ed è situato tra i laghi
Näsijärvi e Pyhäjärvio, collegati tra loro dalle
rapidi di Tammerkoski che in centro città offrono
uno spettacolo unico. I due laghi hanno un
dislivello di 80 metri e questa particolarità viene
sfruttata per sviluppare energia. Nel 1800 Tampere
era il centro tessile della Finlandia e in tutta la
sponda del fiume che taglia la città, sono ancora
presenti le grandi fabbriche con le ciminiere
altissime. Uno dei pregi è stato di conservare
questi patrimoni e riconvertirli in maniera
intelligente trasformandoli in Musei, Centri
culturali, Teatri, Ristoranti, Cinema e Boutique. I
mattoni rossi di questi imponenti Cotonifici sono
tuttora ottimamente conservati e gli interni
ristrutturati sono quanto di più bello si possa
immaginare. Le crociere sul Lago offrono suggestivi
scorci di azzurro e verde mentre la splendida
Cattedrale, la piccola Chiesa Ortodossa e il centro
Museale Vapriikki sono mete obbligate per chi visita
la città.