Mi
concedo un week end a Firenze per fare una cosa che in tante visite nel corso
degli anni, non son mai riuscito a fare, visitare la Galleria degli Uffizi e
Palazzo Pitti. Parto il Sabato mattina presto con il pullman organizzato da
Lamera e alloggio in un albergo molto vicino al punto di partenza ed arrivo
della Maratona. Nonostante la giornata di sole il centro non è intasato e alla
biglietteria degli Uffizi non trovo coda. Nelle sale del Museo si possono
ammirare tanti capolavori risalenti al 1500 firmati da Leonardo da Vinci,
Michelangelo, Raffaello, Tiziano e per il 1600 da Caravaggio, Rubens e Van Dyck.
Gli stessi autori si trovano anche a Palazzo Pitti con la differenza che le loro
opere coprono intere pareti. Bella vigilia che termina con una cena sostanziosa
nel salone dell'albergo. Maratona dei record con oltre diecimila iscritti in una
giornata asciutta, con temperature tra i 13 ed i 15 gradi ed un pallido sole che
scongiura il pericolo acqua. Probabilmente per l'ultima volta, la partenza
avviene da Piazzale Michelangelo, con la città ai piedi in una fantastica
cartolina. Il serpentone trova difficoltà a sgranarsi e nelle retrovie si corre
dopo parecchi minuti, per poi iniziare la discesa alla ricerca dello spazio per
prendere il ritmo, non disdegnando passaggi sui marciapiedi. Arrivati a Porta
Romana, 3° km, una gran folla inizia a incitare e diventa tifo da stadio a
Piazza Pitti, con due ali di folla che troveremo in tutti i passaggi in città.
Più deserta e monotona la parte che dopo il lungo Arno ci porta verso lo stadio
comunale ed il traguardo di mezza maratona. Dopo il 24° km il cavalcavia di
Piazza Alberti rompe il piattone e ci lancia verso il centro storico di Firenze
con la maestosa Piazza Duomo e tantissima gente. Verso il 30° si entra nel Parco
delle Cascine, voluto da Alessandro Dè Medici e forse un pò meno dagli atleti,
per i vialoni e per la solitudine in un momento cruciale della gara. Si esce dal
Parco e si ritrova il centro storico passando a fianco di Ponte Vecchio ed
entrando in Piazza della Signoria, fino a tornare su lungarno e spuntare in
Piazza Santa Croce dove è posto il traguardo. Organizzazione super in tutti i
momenti, ristori fornitissimi, deflusso dopo l'arrivo guidato con punti consegna
medaglie, chip e borse, logisticamente perfetti. Son partito bene alla ricerca
di un buon tempo e la mezza passata in 1h36'44 mi illude sull'esito finale.
Purtroppo dal 30° in poi le gambe non girano più, faccio fatica a tenere il 6'
al km e termino alquanto distrutto in 3h34'15''. Per quanto riguarda la
gara, a livello maschile Ben Kipruto Chebet, 27enne keniano, si impone in
2h11’21” e l'Austriaca, Eva Maria Gradwohl, in 2h35’41”. Il rientro in albergo
per una doccia calda mi rinvigorisce e lo spuntino casereccio con pane e salame
mi da il la per un viaggio di ritorno tra le nuvole. |