Con
tanta umiltà, l'olimpionico Gelindo Bordin ritorna alla maratona ed affronterà i
42 km dopo 20 anni da Seoul. Mi ha chiamato Tiziano Lamera ed ho avuto la
gradita sorpresa di essere stato inserito tra i 20 che affiancheranno Gelindo.
Francamente non lo sapevo, mi sono iscritto a Torino per fare allenamento ed
affrontare la terza maratona nell'ultimo mese con l'intento di arrivare ad una
buona preparazione in vista del mio rientro, dopo 10 anni, alla 100 km del
passatore. Non ho la presunzione di paragonarmi al grande Gelindo, ma anche per
me è riaffiorata la passione ed il pensiero è sempre là, alla gara dove più mi
sono emozionato. Cosa ci unisce? Adesso niente ma domenica correremo insieme la
maratona e sarò uno dei fortunati che lo seguiranno nei 42,195 metri del
rientro. Una Domenica che per me era solo di allenamento si trasformerà in
evento indimenticabile e penso già a quanti applausi ci seguiranno per le 3h 15'
circa ( tempo indicativo ). Una volta tanto i riflettori saranno puntati anche
nelle retrovie e tanti amatori avranno l'opportunità di vivere la maratona a
fianco del grande campione che ci emozionò con la conquista della medaglia d'oro
alle olimpiadi di Seoul. Si parte per Torino e l'alba non promette niente di
buono, a Bergamo piove. Il pulman arriva puntuale alle 5,30 alla Malpensata e
Tiziano raccoglie le borse e ci fa accomodare al piano superiore. A Torino
invece la giornata è soleggiata anche se la temperatura è buona.
Alle 8,00 siamo nel capoluogo Piemontese e ci
avviamo alla tenda Diadora dove ci cambieremo e lasceremo le nostre cose. A
disposizione un massaggiatore per il pre ed il dopo gara ed uno spazio enorme
coperto e riservato. Io e Valter del Cologno, destinati ad accompagnare Gelindo
Bordin nella gara del rientro, andiamo allo stand Diadora per ritirare le scarpe
G.B. 280 limited edition ed il completo gara con l'effige della medaglia
olimpica. I due prodotti saranno in vendita dal 02 ottobre e pertanto oggi sono
un'anteprima, a disposizione esclusivamente per Gelindo e per noi che lo
supporteremo. Arriva Gelindo, ci salutiamo e subito chiedo conferma sul tempo
finale. Non ti preoccupare, spero di farcela in 3h 20' ma non so come andrà, è
solo 3 mesi che mi alleno. Bene ci vediamo dopo. Mi preparo ed in ritardo mi
appresto a posizionarmi sulla griglia di partenza. Entro dalla testa e con la
parola magica, devo accompagnare Gelindo Bordin, ho il lasciapassare e mi
ritrovo proprio con i piedi sul tappeto sotto la struttura di partenza, fianco a
fianco con i top runners. L'olimpionico mi è vicino, molto cordiale risponde a
tutti i saluti che arrivano e dispensa sorrisi e battute. Via, tanti applausi
accompagnano l'inizio della Turin marathon ed il primo mille sfila via molto
blando a 5 al km mentre il secondo migliora ma di poco. Non sembra che le cose
si mettano bene, Gelindo continua a parlare con Francesco Panetta ( che si ferma
quasi subito ) e Walter Durbano, non entra nel clima gara se non per chiedere a
quanto si sta andando. Si avvicinano in tanti che arrivano dalle retrovie e lo
salutano, qualcuno ricorda gare passate tra cui Boston e qui scatta la molla.
"Boston, la più antica e bella gara del mondo, vincere la mi ha dato una
soddisfazione immensa e nel 2010, a 20 anni esatti, voglio tornare, magari con
tempi da primato per un m50. No oggi non è un caso, son tornato con modestia ma
tra poco di gente ne metterò dietro parecchia". Al 10 km passiamo in 45', la
media si è alzata, e comincia ad emergere la classe e la conoscenza dei ritmi
gara. Tanti incoraggiamenti arrivano dal numeroso pubblico sul percorso ed ecco
di conseguenza la battuta spontanea " arriverò con le gambe buone ma con il
braccio indolenzito a forza di rispondere ai saluti". Fino al 18 si va a 4,25'
poi fino alla mezza a 4,20 e passiamo con il tempo di 1h34'. Non si scherza più
e Gelindo è diventato un diesel ed accelera anche se il percorso affronta la
parte più dura. Meglio lasciarlo andare, questo non molla, è troppo deciso ed
allora decido di fare la mia gara ed anche Valter fa lo stesso. I presupposti
erano 3h15' - 3h20', se continua così arriva sotto le 3h10'. Gelindo continua la
sua progressione, solo Marco Arnese gli è rimasto vicino e lo tira negli ultimi
km al ritmo di 4,00 e terminano insieme in 3h05'28''. L'olimpionico è tornato e
Boston 2010 lo rivedrà protagonista. Io porto a casa la gara in 3h16'56''
nonostante il sole ed il vento contrario, sono contento, ho le gambe buone.
In
campo maschile si è vista la vittoria del keniano Stephen Kibiwot con il tempo
di 2h10’12’’ ed al femminile di Vincenza Sicari, con il tempo di 2h29’50’’. Dopo
la corsa il servizio offerto da Tiziano è super, con grande banchetto per tutti
a base di panini, bevade e tante buone cose. |