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MARATONA VENEZIA 2009
classifica  -  certificato

Ennesima partecipazione alla Maratona di Venezia che attira sempre la mia attenzione e mi vede spesso ai nastri di partenza. Con Sei Secondi ci uniamo al gruppo di Martinengo capitanato da Tiziano Lamera e il viaggio in pullman ci permette di chiudere gli occhi anche a poche ore dal via. La cittadina di Stra accoglie i partecipanti di buon ora e le vie si riempiono di atleti, che guidati dall'organizzazione, raggiungono l'area partenza con tranquillità. Una volta entrati nelle griglie si assiste all'arrivo dei top nella suggestiva traversata del fiume su una zattera. Edizione questa, baciata dal sole caldo e da temperature primaverili, che hanno portato sul percorso un pubblico incredibile, pronto ad incitare i concorrenti ed a salutarne il passaggio. Molto suggestive e coinvolgenti le band che nei vari paesi han salutato con la musica i maratoneti. Il percorso, con la riviera del Brenta, ha il potere di trasmetterti emozioni uniche, unisce la bellezza della Laguna allo sfondo panoramico di Venezia, che inizi ad ammirare quando sei ancora nel Parco S. Giuliano, unica parte di gara che non apprezzi per le variazioni di ritmo dovute alle numerose curve ed alle salitelle. Come imbocchi il ponte della Libertà, senti i primi brividi, che diventano emozioni quando passi il ponte di barche ed affronti i 14 ponti che portano all'arrivo, in ali di folla che ti spinge nell'ultima fatica. Organizzazione perfetta, sia per logistica che per ristori e competenza di tutti gli addetti che si muovono a memoria. Memori di un buon tempo negli annali della Venice Marathon nel 20° millennio, mi destinano sempre nella griglia a ridosso dei top runners e con non poco disagio, mi allineo quasi a ridosso della linea di partenza. Parto tenendo il 4'30 fino al 15° km poi un leggero calo mi fa passare alla mezza in 1h37'02'', con l'entrata al parco S. Giuliano ancora in buona condizione. Dal 26° la flessione si fa evidente ed il ponte della Libertà porta il ritmo oltre i 5' al km. Gli ultimi 3 km segnano ulteriormente la resa e i ponti in Venezia decretano la fine, riesco a camminare a malapena e corro solo da Piazza S. Marco in poi. Arrivo al traguardo in 3h35'57'' ed una volta ritirata l'ambita medaglia da finisher entro nel parco della Biennale per un tranquillo cambio indumenti. Il sole è ancora alto e riscalda i muscoli indolenziti che rinvigoriscono dopo una fresca birra ed un sacrosanto riposo. Sei Secondi arriva dopo aver concluso in 4h04'46'' e dopo alcune riflessioni sulla gara, ci avviamo verso il pullman che ci aspetta in zona Tronchetto. Tiziano ha preparato un banchetto coi fiocchi, c'è di tutto, pane e salame, affettati, sottaceti, patatine, dolci e del buon vino. Ci deliziamo ingurgitando diversi panini dimenticando fatica e dolori, il vino ci da la giusta allegria e brindiamo nel segno della 24^ Venice Marathon. Verso le 17,30 iniziamo il viaggio di ritorno e sbuchiamo in piazzale della Malpensata, a Bergamo, verso le ore 20,00. Finisce così una lunga giornata che mi ha riportato nella mia Venezia, dove tutto iniziò nel 1992.